25/09/19
Il brutto tempo non mi spaventa piú, non dopo il ribaltone di ieri e soprattutto non per la tappa che ho in mente oggi. Stonehenge, il più famoso circolo di megaliti al mondo, con la pioggia potrebbe essere anche piú mistico! Come prima cosa vado ad acquistare 2 fette di gateau al cioccolato da Patisserie Valerie, il mio must nel Regno Unito. Una visita sulla grande isola, per me non puó dirsi tale senza almeno una tappa in una delle tante pasticcerie sparse per il paese, compresi Scozia e Galles.
Assicurato il carico, mi incammino verso la ferrovia e prendo un treno per Salisbury. Appena uscita dalla stazione, sulla sinistra si trova un bus verde che conduce al sito di Stonehenge per 16£, se invece si vuole portarsi avanti, soprattutto in alta stagione e non fare code alla biglietteria del sito, si acquista sempre dall' autista, il biglietto da 31,50£, comprensivo di ingresso e visita ad Old Sarum, il vecchio insediamento della cittá di Salisbury e roccaforte, di cui rimangono un profondo fossato e un bel prato verde costellato dalle ultime pietre bianche rimaste in piedi del vecchio castello.
Si puó tranquillamente evitare se si é stanchi e soddisfatti e si preferisce dedicare piu tempo alla bellissima cittadina di Salisbury. Procedendo con ordine, arrivati al centro visitatori di Stonehenge si puó affrontare una camminata di 3 km fino al luogo delle pietre oppure accomodarsi sul piu comodo shuttle bus che in pochi minuti porta a destinazione.
Unica scomoditá: il visitor centre non é provvisto di lockers per i bagagli e quindi devo tenermi lo zaino sulle spalle tutto il tempo. Ovviamente non mi fanno il favore di tenerlo, preoccupati di chissá quale arma nucleare possa nasconderci dentro. Scopriró che é malcostume ovunque..no lockers, no friendly..pensare che in Giappone, anche la più piccola stazioncina.. In realtá poi la visita alle pietre non é cosí lunga; un camminamento fa tutto un giro intero intorno alla formazione e se non si hanno tendenze da esploratori riguardo alla zona circostante, si puó tranquillamente effettuare nel tempo minimo. Oltretutto oggi l' affluenza é nulla, perció si riesce ad avere una bella visuale e fare belle foto senza milioni di persone tra i piedi.
Tornata a Salisbury giro a piedi lungo il canale. Mi concedo il mio pasto quotidiano in un pub ordinando una pie di manzo e cipolle, altro mio imprescindibile must della cucina nostrana, come sempre accompagnata da verdure di stagione e salsa gravy. La birra di oggi é super local e siccome mi trovo in zona mistico/fantascientifica, si chiama Crop Circle, in onore ai famosi e "alieni" cerchi nel grano, che qui in zona compaiono a centinaia ogni estate, per la gioia dei coltivatori!
Proseguo verso la cattedrale con la guglia più alta d' Inghilterra, che vale da sola la visita a Salisbury, mentre incontro strade impreziosite da edifici antichi in stile vittoriano o in stile Tudor. Una strada chiamata Canal Street rimanda a tempi antichi quando le strade erano canali attraversati dall' acqua.
La cosa funzionó bene per diverso tempo, poi quando la situazione inizió a stagnare e a creare il rischio di epidemie, vennero asciugati e si optó per le strade comuni. Soddisfatta anche di questa giornata, rimonto su un treno per Bath, l' unico insediamento romano in Inghilterra ad avere una fonte e di conseguenza dei bagni termali. Arrivo che é quasi il tramonto sul fiume Avon e il Pulterney Bridge si specchia romantico e drammatico sull' acqua, che scende scenografica lungo uno pseudo vortice artificiale di gradini.
Mentre salgo lungo la Queen road alla ricerca della casa museo di Jane Austen che qui visse con la famiglia, mi si riempiono le narici di odor di stallatico, la strada davanti a me é transennata e ricoperta di terriccio e pullula di uomini in giacchetta rifrangente. Al centro della scena attori in abiti vittoriani, con le parrucche ricciute e altri a cavallo. Stanno girando un film in costume.
Continuo a camminare per fissare i punti per la visita dell' indomani e per capire se un giorno mi sará sufficiente per esplorare Aquae Sulis, il nome romano di Bath. Mi accorgo, passando davanti a pub e bar, che la cittá é molto attiva musicalmente e pullula di locali e giovani festaioli, neanche a dirlo io soggiorno proprio sopra uno di questi e fino alle due saró accompagnata dai miagoliii etilici dei barcollanti avventori.