giovedì 31 maggio 2018

Sevilla e la plaza de Espana #sevilla #andalucia #south #sur #sol #plazadeespana #azulejos #triana


23-24 Ottobre 2017

Il successivo bla bla mi porta a Sevilla, il viaggio più silenzioso per ora, due tipi di poche parole, uno dei quali si è addormentato poco dopo la partenza, per fortuna non il guidatore! Partiamo a metà pomeriggio quindi arrivo a destinazione poco prima del tramonto. Per fortuna il mio ostello è a 5 minuti reali dal terminal degli autobus, dove mi hanno lasciato i due chiacchieroni con cui ho condiviso il viaggio.


L'ostello è molto carino e colorato, divido la stanza con una ragazza koreana che l' indomani mi lascerà sola. Esco quindi a dare un' occhiata prima che faccia buio e mi avventuro sul bellissimo ponte che conduce al quartiere di Triana, da qui si nota subito che il sottoponte è molto amato dai sevillani che fanno sport, c'è tanto spazio per correre, una pedana in legno per abdare in bici, sedersi, sdraiarsi, guardare i vogatori sull' acqua o la notte per ammirare le luci del ponte che si riflettono sul fiume.

 

All' inizio del ponte c'è un piccolo mercato che offre diverse proposte di bebidas e comida tipica e quindi per la sera, dopo aver smangiucchiato qualcosa, mi concedo un pò di relax sulla fresca terrazza del colorato ostello che mi ospita.


L'indomani mi alzo bella riposata per andare a scoprire cosa mi riserva la città, mi piacciono subito i palazzi del centro e il tram che attraversa la strada sui suoi binari, poi sotto il sole cocente, rimango estasiata dalla meravigliosa Plaza de Espana, un capolavoro di stile architettonico e maioliche intervallato da ponti che attraversano un piccolo canale in cui qualche turista armeggia con i remi di piccole imbarcazioni.





E' immensa e perfetta, un vero gioiello. Al centro una fontana da cui si irradia una pavimentazione a ciotoli tondi bianchi e neri disegnando spirali e scacchi, poi piccoli ponti ricoperti di piastrelline di ceramica e colonnine decorate portano al cospetto dei portici dove lungo il muro sono rappresentate scene di vita spagnola legate alle città che rappresentano, ci sono tutte, Madrid, Toledo, Salamanca, ZAragoza, Burgos..fotografo tutte quelle delle città che visiterò in questo viaggio. All' ombra dei portici qualche commerciante improvvisato vende ventagli colorati.Salgo al piano superiore per una ancora più magnifica visuale sopraelevata.


E La sera ci torno per ammirarla illuminata, e tornando verso l' ostello per caso mi imbatto in un festival musicale con tanti stand gastronomici che offrono cibi da ogni parte del mondo.
Sicuramente Sevilla meritava qualche giorno in più, ma ho sete di continuare..voglio raggiungere la capitale passando per le zone di Don Quijote, il cavaliere errante de la Mancha.

venerdì 25 maggio 2018

Malaga la festaiola #malaga #spain #espana #spagna #alcazaba #estilomoresco #arabianstyle #andalucia #sol #sun #mar #sea #mediterraneansea #playa #beach #travel #traveltospain #spaintravel #adventure


22 Ottobre 2017

Dopo colazione saluto Maria Inès e parto alla volta di Malaga su un' altro bla bla car, stavolta in compagnia di una famiglia con bambina. Lungo la strada vedo su un' alta collina, la sagoma di un grande toro nero, che avevo già notato anche nel tragitto Valencia-Granada e siccome l'avevo fotografato, credendolo un pezzo unico, scatto una foto anche a questo.


Alla fine del mio viaggio ne avrò uno per ogni tratta percorsa. Juan, il conductor mi spiega che anni fa, quel toro faceva parte della pubblicità di una nota cantina di vini molto famosa, dal nome Osborne. Molte colline di Spagna ne erano e ne sono testimoni, finchè il governo decise di proibire la pubblicità sulle autostrade per evitare gli incidenti da distrazione, però il toro è il simbolo della Spagna e così decisero di lasciarlo, ma senza scritte pubblicitarie che potessero distrarre la gente.


Inutile dire che fa un caldo incredibile, arrivata a Malaga Juan mi lascia quanto più vicino possibile al centro, ma la mia buona mezz'ora di cammino con lo zaino sulle spalle fino ad arrivare all' ostello mi tocca comunque.



Sono sudatissima, quindi, preso possesso del mio letto-loculo in una camerata mista da 12, mi metto il costume e scendo in strada passando per il centro pedonale che passa sotto l' Alcazaba.




Questa è una versione in miniatura ma comunque graziosa e ben curata, dell' Alhambra. Anche da qui si godono panorami stupendi e stavolta là in fondo, oltre le finestre, c'è il mar mediterraneo con il suo blu splendente.


Stiamo sfiorando i 40 gradi, quindi la camminata fino al castello direi che la posso evitare, invece prediligo la spiaggia, o meglio gli scogli, sui quali mi rilasso e da cui posso accedere direttamente al gelido mare che mi riprende dalla canicola.




La sera giro per il porto illuminato e per le vie del centro piene zeppe di gente dentro e fuori dai locali. L'imponenza delle cattedrali, sapientemente illuminate, toglie il fiato, qui come nel resto della Spagna che mi appresto a visitare.


Malaga è sicuramente una località festaiola e la gente tira tardi fino alle prime luci del mattino sotto le finestre dell' ostello, anche per questo, tornata dal mare faccio un pisolino che mi terrà sveglia un pò più a lungo per evitare i fastidi della movida.



L'ostello al piano terra ha un bel bancone in legno con birra alla spina, e un cucinino per i piccoli languori. Mi faccio preparare qualcosa e salgo al quarto piano, dove c'è una silenziosa e romantica terrazza per godersi il freschetto e la pace, mentre in strada il casino impazza.

giovedì 17 maggio 2018

Granada, la bellissima Alhambra e della magica fortuna di aver trovato un biglietto a mezzanotte #granada #spain #espana #alhambra #albaicin #estilomoresco #arabianstyle #gardens #palace #sultan #flowers #colors #culture #history


18-21 Ottobre 2017

La mattina del quarto giorno Matte mi porta al mio primo appuntamento con il bla bla car che mi condurrà a Granada, ho scaricato l' applicazione perchè non ci sono altri collegamenti se non in autobus, allungando la strada di quasi il doppio del tempo e Matte mi ha assicurato che qui in Spagna è gettonatissimo e molto sicuro.


Inoltre è un ottimo modo per fare pratica con la lingua e farmi dare consigli su come spendere il mio tempo, da gente che conosce davvero la meta che stiamo raggiungendo. La mia valigia a pois, ricordo di Shangai, inizia a dare segni di cedimento.


Quando arrivo nella città universitaria di Spagna, il cielo stà riversando acqua sul primo strato dei miei indumenti che affiorano dalla cerniera rotta, costringendomi così ad abbandonarla in cambio di uno zaino fucsia Decathlon, con cui proseguirò il viaggio.



Dopo un' assaggio di mare a Barcellona e la pedalata fino alla spiaggia a Valencia non mi aspettavo che il sud mi accogliesse con un temporale, ma in realtà l' autunno è ancora scongiurato, perchè le nuvole lasciano al sole uno spiraglio che a fine giornata fa brillare l' Alhambra sulla sua collina insieme al vicino quartiere dell' Albaicìn.


In ostello faccio amicizia con Maria Inès dall' Uruguay che è qui per un master di un anno che frequenterà a Sevilla. Ci scambiamo un pò di info per visitare la città e un sabato sera andiamo insieme ad assistere ad uno spettacolo di flamenco e poi a cena fuori. Epica rimarrà nella mia memoria la sua risposta sbigottita quando la informa della mia età! "Mentiraaaaaa", mi dice fermandosi in mezzo ad un vicolo male illuminato, mentre cerchiamo il luogo dell' esibizione di flamenco.


Le speranze di visitare l' Alhambra, motivo della mia sosta a Granada, sono pari a zero, in quanto scopro in loco che i biglietti sono esauriti almeno per le due settimane successive. L'unica possibilità, mi dice la banconiera dell' ufficio governativo, è collegarsi a mezzanotte al sito ufficiale, perchè quello è l'orario in cui si aggiornano le schede prenotazioni e si può sperare di accaparrarsi un biglietto se qualcuno ha disdetto.


Sono scettica ma non perdo la speranza, anche se immagino centinaia di persone in attesa dietro i display con la stessa mia intenzione. Invece a mezzanotte e quattro minuti riesco a conquistare il mio biglietto e non posso dire quanto mi senta galvanizzata da questa impresa unica! Mi fermo quindi una notte in più e alle 10 mi presento puntuale davanti all' ingresso per iniziare la visita ad uno dei luoghi più belli che abbia mai visto in vita mia.




L'arte moresca, o meglio, l'architettura e le decorazioni sono stupende, per non parlare dei giardini, e dei giochi d' acqua che creano riflessi spettacolari.



Il blu del cielo rende tutto ancora più bello. Il luogo è immenso, con una grande quantità di palazzi e patios da visitare, i muri e i soffitti sono finemente decorati con motivi e scritte arabe eleganti e sinuose.


Sono alla costante ricerca della scritta più bella da tramutare in tatuaggio. Dalle terrazze si domina tutta la città nei toni caldi delle sue costruzioni e la sensazione di felicità continua a persistere.



Sento davvero di avere avuto una fortuna enorme a poter godere di questa visita. C'è moltissima gente, ma non esiste un percorso obbligato, a parte quelli all' interno dei grandi palazzi, quindi si può vagare e oziare tra i giardini e le fontane a proprio piacimento.




Quando il sole a poco a poco tramonta faccio ritorno alla mia stanza, dove Maria Inès freme per sapere cosa le aspetterà l'indomani e già le brillano gli occhi solo ad ascoltare i miei stringati racconti, non voglio anticiparle troppo perchè anche lei possa riempirsi gli occhi di meraviglia a modo suo.

martedì 15 maggio 2018

Valencia, nuovi amici e grandi abbuffate #valencia #spain #espana #matteo #friends #wine #redwine #parquedelaciencia #amigos #relax #paella #paellavalenciana



15-18 Ottobre 2017

L' autobus entra in Valencia circa due ore dopo aver lasciato Barcellona e mentre si avvicina al deposito, riconosco Matteo a bordo di uno scooter che mi sta venendo a prendere. Ci abbracciamo come fossimo vecchi amici mentre invece ci siamo visti solo una volta e credo per meno di un' ora. Mi piace questa cosa poco genovese di sentirsi a proprio agio con gli estranei! Io l'ho imparata viaggiando, Matte è così di natura. Mi accoglie con tutti i riguardi nella sua casa a pochi passi dal Parque della Ciencia di Valencia.



E' proprio una brava persona e con lui ho passato giornate rilassanti e piacevoli parlando moltissimo di amore, musica e rapporti malati genovesi. Si perchè Matte mi racconta che qui a Valencia i rapporti non sono così complicati come quelli che ha vissuto in patria, le persone pare si facciano meno problemi, siano meno contorte a livello cerebrale e affettivo e inoltre, abbiano più voglia di stare bene. Mi porta subito a smangiucchiare in centro, in una di quelle taberne tipiche coi tavolini all' aperto dove si ordinano tanti diversi piattini da condividere. Alla fine del pasto ci raggiunge Jonathan, il suo amico avvocato, con cui si instaura da subito un bel feeling.


Mi fanno fare un giro turistico per il centro e Jonathan si ferma con noi anche per cena, per evitare di lasciarmi sola con Matte e Niki, la sua fidanzata.


Trascorriamo una serata piacevolissima mangiando diversi tipi di carne e salumi e una costata enorme, bevendo vino rosso della zona di Burgos, che davvero non ha niente da invidiare ai migliori rossi italiani, con mia somma gioia.


Non conoscevo le qualità della Spagna sotto il profilo enologico, anzi, ho sempre pensato che di vino non ci capissero un granchè..quanto sbagliavo invece! Da questo momento in poi non farò più un pasto senza accompagnarlo ad un buon bicchiere di vino, provando per quanto possibile a rimanere fedele alla zona in cui mi trovo. Per concludere la serata facciamo una bella passeggiata notturna tra i colossi di Calatrava, l' architetto che ha progettato diversi armoniosi ponti e anche il presente complesso in cui stiamo camminando.

Lungo il perimetro del  del museo della ciencia tutte le strutture sono illuminate e regalano splendidi riflessi sulla piscina a cielo aperto da cui emergono strane sculture. Il silenzio regna sovrano e complice il vino, la notte riempie gli occhi di poesia.


Nei giorni seguenti andiamo in bicicletta nel parco ricavato dal prosciugamento del letto del fiume che attraversa Valencia, con le sue zone ombrose, i numerosi ponti e i prati verdi su cui ci sediamo a suonare le canzoni di De Andrè in riva all' acqua. Momenti di pura armonia.


Quando Matte lavora, mi spingo in esplorazione fino alla spiaggia in bicicletta e giro da sola per la città scoprendo angolini e scorci magici, riscaldata da un potentissimo sole che mi riempie di buonumore.


Mi mancheranno queste giornate, i nostri pranzi al mare a pescare dall' enorme teglia di vera paella valenciana che ordiniamo. In effetti in pochi lo sanno, ma la vera paella non è quella di mariscos, ma è assolutamente di terra, preparata con gli ingredienti che provengono dalla huerta, la grande pianura alle spalle della città, quindi pollo, coniglio, verdure, tra cui fagioli e fagiolini e le lumachine di campagna.


E poi ormai mi ero abituata a farmi portare in giro senza preoccuparmi di andare alla ricerca di luoghi caratteristici: piccoli jazz club in cui ascoltare buona musica, localini dove prendere l' ultima coppetta di vino mentre si passeggia tra i vicoletti, ristorantini dove assaggiare un pò di tutto e mischiare calamari con pollo. Ma è tempo di proseguire, il viaggio è appena cominciato.