martedì 29 aprile 2014

#litchfield#n.p.#florencefalls#tolmerfalls#wangifalls#mosquitos#rangers#goldenorb#safaripark



Il Litchfield n.p. è piccolino confronto alle misure australiane , eppure, qui, c'è probabilmente la più alta concentrazione di acqua di tutto il territorio, naturalmente escludendo l' oceano che ne bagna le coste. Ma queste informazioni non sono semplici nozionismi per far sapere che il Northern territory forse e' l'unico stato che non ricorda di continuo ai suoi abitanti e visitatori di non sprecare l' acqua, e che e' florido e rigoglioso soprattutto in questo periodo dell' anno al termine della stagione delle pioggie, no, questo dissertare e' per farvi immaginare la concentrazione di zanzare che gravita in questo posto. Sara' un caso che e' anche l' unico parco del circondario che offre asilo ai camper e affini a prezzo stracciato? E sara' forse un caso che queste zone adibite al pernotto sorgono tutte in prossimita' di cascate che si tuffano in grandi pozze d' acqua? Siamo davvero sicuri che i numerosi BBQ dislocati in abbondanza nelle suddette zone servano davvero a grigliare salsiccie e bistecche? No perche' se iniziassimo a grigliare zanzare magari riusciremmo a debellare la fame nel mondo, nonche' la piaga delle maledette succhiasangue.


Comunque, come si vede dalla mappa, il percorso non da spazio a dubbi, quindi uno dopo l' altro vado a vedere tutti i siti accessibili:  il termite mounds si potrebbe tranquillamente bypassare, anche perche' sono giorni che non vedo altro che prati e boscaglie disseminate di termitai, quindi ormai non mi fanno piu' effetto (la cosa brutta di quando ti abitui a vedere una cosa e' che se non la fotografi subito, magari aspettando la luce migliore o la "formazione" piu' incredibile, alla fine poi non lo fai piu' e te ne penti una volta che ormai hai perso l' occasione. Per esempio adesso potrei stare qui con voi a ciancicare della differenza dei termitai , stalagmitici, a punta visti lungo le strade del Kakadu, di quelli mignon tutti bassi bassi  di un rosso acceso visti in zona Pine creek e Katherine e di quelli invece tondeggianti sulla strada per Mataranka, che la gente si e' divertita a vestire con magliette e berretti da baseball, tanto sembrano omini o famigliole in posa per la foto ricordo.).


Le Florence falls sono cariche d' acqua piu' che mai, e soprattutto crocs free, percio' oggi che e' sabato, sono prese d' assalto da locals e travellers, che si godono le loro acque fresche, e i tuffi dei macho men australiani, gonfi come canotti dalle sessioni di addominali sul pavimento in moquette della loro cameretta. Non mi piace stare in mezzo a tutta questa gente, mi sembra di stare sulla riviera romagnola ad agosto, percio', immaginando che se sono tutti qua, nessuno sara' a vedere le cascate dove non ci si puo' bagnare, me ne vado alla chetichella sperando che nessuno mi legga nel pensiero.


 Infatti alle Tolmer non c'e' nessuno, tranne me e una passerella che si affaccia sul vuoto, sullo strapiombo da cui si gettano le cascate, dopo essere passate sotto un bellissimo arco naturale di roccia che si vede illuminato dal sole di meta' pomeriggio, tutto intorno vegetazione a perdita d' occhio, verdissima contro un cielo azzurrissimo, intorno alla roccia rossissima. Peccato non poter scendere laggiu', in quella bellissima pozza invitante verde e blu, limpidissima a fare un bagno, eppure un passaggio ci sara'..la testa inizia a macinare, ed entro domani trovera' una soluzione...



le strade tratteggiate non posso percorrerle perche' sono accessibili solo ai 4x4, ma in realta' attualmente sono tutte chiuse.. immagino la rabbia di chi noleggia una jeep e ogni sera deve montare la tenda sul tetto, senza frigo ne fornelli...sempre evviva il camperino! Circa 12 km piu' avanti le Wangi mi accolgono in tutto il loro splendore, fortuna che non posso dire lo stesso dei coccodrilli che pare si aggirino da queste parti! Ad un certo punto, l' acqua nebulizzata dal potente getto e il sole creano la magia dell' arcobaleno e io ancora una volta, sono nel posto giusto al momento giusto..quanti regali Australia!


Sentendomi particolarmente graziata decido di percorrere il loop trail che gira intorno alla cascata, anche se la certezza inizia  a vacillare quando incrocio il cartello del Golden Orb, ragnazzo enorme gia' incontrato tempo fa alle Whitsunday Islands, e soprattutto dopo aver notato per terra, accanto alla rete plastificata arancione (che si mette lungo i cantieri per indicare ai vecchi che, si, possono guardare i lavori con le braccia incrociate dietro la schiena, possono criticare e dire come lo avrebbero fatto meglio loro, ma non posso oltrepassare la zona), un foglio che dice di non proseguire perche' la recente wet season ha creato danni al percorso e se ti becca un ranger ti fa la multa.


 Pero' dai non e' chiara la cosa, innanzi tutto ormai sono a meta' strada e col cavolo che torno indietro nella palude di alberi e zanzare, gia' che ho avuto il culo di non incrociare lo sguardo del Golden Orb all' andata, poi il cartello e la rete arancione sono strappati e a terra e non capisco come devo interpretare il segnale, ultima ma non meno importante c'e' una pazza di mezza eta' che sta facendo il trail di corsa in senso inverso, percio', o sta scappando dal ranger e dal Golden orb, ma immagino che mi avrebbe avvertito, oppure e' proprio una pazza che abitualmente rischia 100 Aud di multa perche' non vede l' ora di spaccarsi una caviglia su un sentiero dissestato, per poi essere mangiata dal Golden orb, o essere recuperata in estremis da un ranger che pero' poi dovrebbe farle la multa.



Tutelata  dal passaggio della pazza vado avanti, finche' mi trovo ad attraversare un ponte, di assi di legno, con altre assi legate sul corrimano a mo di sbarra per evitare l' attraversamento, ben tre volte devo inginocchiarmi per passare sotto le assi-sbarra, forse stavolta il messaggio mi e' un po' piu' chiaro..penso a come potrei imbarcarmi il ranger dopo questo step, ma poi penso alla vecchia..dai ma fa corsa ad ostacoli? Il sentiero prosegue in piano per 100 metri, poi inizia  ascendere tra gli alberi tra terriccio e radici affioranti, e dopo pochi minuti..la vecchia di nuovo in senso contrario!!! No, ma dai..ma come ha fatto ad essere gia' qui!?! Ma l' ho incontratta si e no 10 minuti fa!!!! Inizio a correre anch'io per scappare dall' incubo del trail delle Wangi falls, infestato di ragni, pazze sudate che corrono a velocita' supersoniche, rangers che immagino mi aspettino alla fine del percorso in assetto da guerra con blocchetti di multe precompilate, mentre la vecchia passa indenne, volando sopra le assi del ponte perche' in realta, non e', una vecchia, ma un Golden orb che controlla il suo territorio!



Scappo dalle cascate e dopo un km c'e' l' indicazione del Litchfield safari park, mi dico..qui sono lontana dall' acqua, sono in un campeggio, saro' al sicuro dalle zanzare, ma mentre entro nella baracchetta del gestore capisco che Safari non e' un eufemismo, ma e' semplicemente quello che fanno ogni sera le zanzare, quando si presenta l' ennesimo animale raro da non farsi scappare..ed eccolo qui servito il vostro pasto..il vecchio in bragonci e bretelle, con i suoi calzini a mezzo polpaccio e occhiali tondi a culo di bottiglia (spessi) mi accoglie con unghie di baldracca, tra cui si distinguono quelle dei pollici che sono lunghe appuntite e nere di materiale raccolto in anni, mi dice di mettermi pure dove voglio perche' tanto da qui a domattina di me saranno rimaste solo le ciglia..e che non mi venga in mente di fare il bagno nel repellente perche' tanto le sue creature sono immuni, perche' lui, mi sembra di vederlo, le coltiva e le cura una ad una, gli parla, le guarda muovere i primi passi e le innaffia, le innaffia, le innaffia tutta la notte cosi' che le bastarde abbiano sempre terreno fertile dove deporre le loro uova e moltiplicarsi a dismisura per tenergli compagnia, a lui e a suo fratello gemello divorato da uno sciame impazzito mentre prestava servizio al piccolo shop ricavato da una vecchia roulotte..queste cose ovviamente non me le ha dette, ma io le ho capite subito, sono abbastanza sveglia ormai quando si tratta di passare la notte in posti da orrore..la lotta infinita mi spossa ma riesco ad arrivare al mattino quasi indenne, avendo vestito la mia tuta da palombaro che ho sempre nello zaino per ogni evenienza, inoltre prima di coricarmi nella camera iperbarica ho fatto un rapido check dell' interno del mezzo e disseminato il tetto, in pelo gattino, di piccoli cadaveri appesi per le zampette e al vecchio, nottetempo gli ho pure scroccato la corrente per ricaricarmi la macchina fotografica, tie'!



lunedì 28 aprile 2014

#Katherinegorge#nitmiluk#n.p.#flyingfox#cruise#hotsprings#Ghan#train#australia


Questa notte mi sono fermata a dormire nel campeggio del Nitmiluk park, anche conosciuto come Katherine Gorge, il motivo di tutti questi doppi nomi, è semplice: gli Europei, quando sono arrivati hanno ribattezzato a loro piacere ogni luogo che di volta in volta scoprivano, senza considerare che questi posti avessero già un nome e dato da chi li conosceva da millenni, quando poi il governo australiano ha ricominciato a restituire agli aborigeni le terre depredate, o ne ha riconosciuto la millenaria paternità, i luoghi hanno riacquistato anche i vecchi nomi, anche se sempre affiancati da quelli occidentali, ormai radicati nella memoria della gente. Io mi ricordo che quando a scuola studiammo l' Oceania, l' Ayer's rock non si conosceva come Uluru, immagino che adesso i libri di Geografia siano stati aggiornati!
Anyway, una notte senza zanzare quindi, ma piena di wallabies! Li vedo mangiare l' erba mentre la sera vado in bagno, e la mattina, mi sveglio col portellone dietro aperto del camperino e li guardo avvicinrsi piano piano mentre dormono ancora tutti. Mi metto fuori a far colazione, e ho anche altri ospiti a tavola..


Vado a piedi al visitor centre per informarmi sulla prossima crociera disponibile tra le prime due gole del Katherine, visto che la canoa non me la fanno prendere e non posso visitarle tutte e 13, che peccato però! Fa un caldo tremendo, per ingannare il tempo mentre aspetto mezzogiorno (ottimo orario per fare delle foto del cavolo!), mi arrampico fino al lookout a guardare il fiume dall' alto delle rocce, ma sudo come se avessi corso la maratona di New York, devo fare come gli animali, movimenti ridotti al minimo finchè non cala il sole..mi butto su una panchina all' ombra e muovo solo gli occhi!


Ora..in un posto normale una persona, seduta una panchina in un parco, sulla riva di un fiume, all' ombra si metterebbe a guardare gli alberi, carichi di foglie e magari fiori..qui no..sono carichi di flying fox...pipistrelli giganti che emettono un vagito tipo poppante e fanno un casino mostruoso, stanno li appesi e piangono!



 L' orario arriva e prendo un posto in prima fila, il posto è bellissimo, si viaggia su questa chiatta coperta, con tre file di sedie per lato, in mezzo a pareti di roccia rossa, su cui talvolta si arrampicano palme o cespugli verdissimi, ci fermiamo a vedere un paio di coccodrillini freshie, quelli d' acqua dolce, mentre giriamo tra le gole e ad ogni ansa il panorama diventa sempre più bello.


 Alla fine della prima gola scendiamo a terra, facciamo un percorso libero sulle rocce poco sopra il pelo dell' acqua mentre i rangers sull' altra sponda trafficano per disincagliare un' altra chiatta, sorella della nostra seconda che prendiamo per addentrarci nella gola successiva, anche qui panorami meravigliosi, poi si passa in mezzo a due alte pareti, che ho visto tante volte in foto quando pensavo a quando sarei stata qui, e ora ci sono..ed è l' una..e c'è una luce del belino..e faccio delle foto di minchia..evviva i francesismi..sono troppo maleducata? Beh si, ma è quello che sto pensando..


per rinfrescarmi dalla calura che non accenna a diminuire, e per liberarmi dalle dannate mosche del Northern territory che non mi mollano, e rispetto alla volta precedente sono 1/10, faccio un giro alle Water springs, piscine naturali tra la vegetazione tropicale dove finalmente ci si può bagnare in tutta tranquillità dopo tanti divieti, il fiume scorre tra pozze e cascatelle con un fondo sabbio-limaccioso, tra alberi e palme anche se è meglio non guardare su, se non si vuole rovinarsi lo spettacolo schifandosi dei tanti ragni sospesi sulla testa che aspettano le incaute prede.



Mi fermo ancora a dormire a Katherine, ma stavolta a est della città, lontano dalle gole, vicino alla ferrovia, anche se il Ghan è già passato, e non tornerà qui prima di martedì..non mi riesce di vederlo questo treno! Il Ghan è il mitico convoglio che attraversa l' Australia dall' estremo sud al top end, parte infatti ogni domenica pomeriggio da Adelaide per arrivare martedì pomeriggio a Darwin, dopo una sosta abbastanza lunga a Katherine da consentire ai suoi passeggeri di visitare le gole. Il nome, anche se tutti vorremmo che avesse un qualcosa a che fare con il ben noto e amato Dave dei Depeche, è un tributo ai cammellieri afghani che prima dell' avvento della ferrovia consentivano il collegamento di Alice Springs, nel centro rosso dell' Australia, con il resto dell' isola. La mattina di ogni mercoledì invece parte il viaggio inverso che termina ad Adelaide venerdì mattina.


La cena di questa sera prevede costine alla griglia con contorno di broccoli e zucchine, anch'essi piastrati sul bbq con tanto di formaggio fuso incima, ma non è tanto la cena quanto il fine pasto che mi ha colpito..ero lì che lavavo il mio piatto, quando alzando lo sguardo al muro di fronte a me, vedo una scena tristemente crudele, un povero piccolo insetto della famiglia degli scarabei è finito nella tela di un ragno gambalunga, che proprio in questo momento sta cercando di imbozzolarlo, mentre il poveraccio si muove come un dannato. Mi scambio uno sguardo con la ragazza di fianco a me, entrambe raccapricciate, le dico che vorrei aiutarlo, ,ma è la natura, non posso interferire, intanto lo scarry continua a muoversi come un matto, non capisco se è in preda agli spasmi o se se sta lottando per la sua vita, il ragno pare preoccupato da tanto impeto e si ritira in un angolo, forse attende che si stanchi, penso, per poi imbozzolarlo quando avrà capito che è tutto inutile, e invece no, lo scarabimbo si libera dalla tela del suo carnefice e precipita sul piano di acciaio zampe all' aria, io e la mia vicina esultiamo, è scappato, è scappato! Adesso un aiutino si può dare solo per girarlo e metterlo sul prato! Mi spiace ragno, sarà per un' altra volta! Vado a dormire come se io mi fossi liberata dalla certezza della fine, come se avessi lottato così tanto da cambiare il corso delle cose anche se tutto sembrava dire che non c'erano possibilità..di questi tempi trovo segnali in ogni cosa, ma forse è questo il senso delle situazioni a cui fcciamo da testimoni o che ci si trova a vivere, non è forse per ricavarne un insegnamento?
E se mi andasse male come emigrante posso sempre provare la strada del profeta!


Il motto del campeggio dove ho passato la seconda notte "mosquito free" è Katherine in a day..no way! Io ho seguito il consiglio ma ora è arrivato il momento di alzare le tende, e dirigersi verso il terzo parco della zona, per completare il percorso a cuore che mi riporterà a Darwin lunedì pomeriggio: il Litchfield np.






venerdì 25 aprile 2014

#Brisbane#Darwin#Campervan#Kakadu#Nourlangie#Edithfalls


Dopo il pomeriggio divertente passato tra gli scivoli del Wet n' wild, torno nuovamente a dormire a Brisbane, tanto non c'è posto neanche volendo passare la notte in macchina in un caravan park, perchè mi hanno chiesto la bellezza di 55 Aud, e in città dormo per 26! Resta da decidere come passare l' ultimo giorno in cui avrò a disposizione la Toyota..domani arrivano le teste coronate in città, il Duca e la Duchessa di Cambridge, e il South bank sarà assediato da fotografi e civili che vogliono vedere il piccolo George! Io quindi parto la mattina per la Sunshine  visto che la Gold coast è inavvicinabile per il traffico. Mi fermo alla spiaggia di Peregian beach e mi rilasso tra le dune di sabbia silicea, il cielo è anche oggi completamente azzurro, senza nuvole e il brutto tempo di una settimana fa sembra non esserci mai stato. L'indomani è Pasqua, e io ho una promessa da saldare ( guarda te in cosa mi vado invischiare proprio la settimana della resurrezione..tra l' altro ho scoperto che in inglese resurrection è la pratica di soccorso che si presta alle persone che hanno perso conoscenza..che potenza!)..quale giorno più blasonato per fare il mio ingresso in una chiesa? Ecco qua, visto che la cattedrale di St. John mi era piaciuta per la sua somiglianza con S. Lorenzo di Genova, torno li e trovo una grande funzione con canti drammatici e cupi, che parlano di conquista e fedeltà, vicino a me si siede questa signora anziana con un grosso ciuffo di capelli argento che si fa passare davanti alla fronte come una grossa frangia gonfia e vanno a finire dietro un orecchio, fermati da probabilmente alcune forcine ben mimetizzate,inizia subito ad attaccare bottone e parla spedita dando per scontato che io capisca tutto quello che dice, poi mi fa tenere l' opuscolo con i canti e insieme al resto della chiesa intona il coro. Finita la funzione, per fortuna sono arrivata all' ultimo, una processione di toghe e vesti bianche sfila in mezzo alla chiesa, con scettri, bastoni ricurvi, cappelli a punta e libri dorati mostrati a braccia alzate..non so niente della chiesa anglicana..mi sembra tutto così..massonico, in realtà non so niente neanche degli altri ordini, ma purtroppo non posso più permettermi di giudicare, così non mi resta che imparare qualcosa. La prima cosa che apprendo è che ci servono la colazione! Torte, frutta fresca, thè ( oddio, è appena arrivato un opossum sotto il tavolo che uso come scrittoio nel campeggio di Katherine Gorge!!), poi inizio ad ascoltare tutto quello che Phyllis conosce della storia inglese dei monarchi e delle varie lotte di potere per occupare il trono..ha una memoria incredibile, si ricorda tutte le date e persino tutti i nomi, che sono un casino perchè sono un tripudio di George, Henry, William, Charles ed Elisabeth, Victoria e Mary..quanti figli hanno avuto, con chi, che ruolo hanno coperto, a che età sono morti, a che età sono saliti al trono e per quanto tempo, poi fa collegamenti con la situazione politica degli altri paesi, la rivoluzione francese, poi il cercare regnanti in Germania, poi Mary sorella di Elisabeth che per salire al trono occupato dalla sorella è diventata regina di Scozia, e ogni tanto, come tutte le persone anziane, ma forse come tutti quelli che stanno tenendo i fili di centinaia di storie intrecciate tra loro, perde il bandolo della matassa, per fermarsi con gli occhi rivolti al cielo a dire "fammi ricordare..", io rimango inebetita ad ascoltare tutti quei passaggi e mi vergogno di non ricordare assolutamente niente della storia italiana studiata a scuola, se qualcuno mi chiedesse cenni storici sull' impero romano io non saprei citare neanche un episodio. La chiesa è ormai vuota da un pezzo e per mandarci via tentano la strategia della prova dell' organo sparato a 1000 decibel, ma Phyllis non si ferma, alza solo la voce e continua a inanellare date e nomi, poi esausta tenta di bere finalmente il suo thè, ormai freddo e invece lo rovescia sul pavimento della cattedrale, stavolta ci guardano storto, così la saluto, e le do appuntamento per la prima domenica di Maggio , sempre a St. John, tanto lei sarà di turno al banco della somministrazione del thè!
Il pomeriggio è andato, ed è nuovamente tempo di partenza, quindi dopo aver ascoltato via radio tutte le news riguardanti la visita reale, con tanto di interviste alla folla sull' abbigliamento della duchessa e la maglietta del piccolo George con nome, che verrà prontamente riprodotta facendo la fortuna della azienda che ne venderà a migliaia, mi preparo per prendere l' ennesimo volo interno, il terzo escludendo quelli per la Nuova Zelanda che ovviamente sono internazionali. La mia destinazione, a distanza di 3 anni è nuovamente Darwin, e la cosa mi inquieta, visto che la prima esperienza col Top end non si era rivelata delle più fortunate. Anche questa volta, come allora ho noleggiato un camperino, e più si avvicina il momento del ritiro, più sale l' ansia di ripetere la triste esperienza precedente, quando il farabutto renter della Traveller Autobarn mi aveva rifilato un mezzo puzzolente, con cambio rotto, che mi ha lasciato a piedi dopo pochi km, nel parcheggio del supermarket in cui mi rifornivo, in previsione di visitare i parchi Kakadu e Litchfield.


Ovviamente la compagnia di noleggio questa volta è un' altra, ma gli abitanti di questa remota zona del Northern territory hanno la fama di essere i più squinternati d' Australia, perciò non mi fido, invece alla Cheapa campa lungo la Stuart hwy, trovo un ambiente professionale e preparato. Tracy, la mia noleggiatrice ha quel modo di fare accomodante da maestra dell' asilo, che ti spiega nei minimi dettagli come comportarti nel caso dovessi travolgere un Dingo o un Canguro, perchè meglio tirare sotto un animale e proseguire evitando sterzate, che rischiare di capottarsi e finire l' avventura tragicamente, addirittura scende nel dettaglio illustrandomi il rotolamento dell' animale sul lato della carreggiata, cosa che devo assolutamente augurarmi in caso di collisione..la guardo agghiacciata..oltre a questo, se vedo rapaci sulla strada intenti a spolpare carcasse, non devo nè frenare, nè accellerare, per evitare che mi si avventino contro il vetro anteriore, ma procedere a velocità costante. Inoltre devo fare attenzione ai grossi bufali con corna dritte, che amano attraversare le strade e defecare al centro della carreggiata enormi sotte cilindriche, e magari non farmi domande sulla tipologia di sfintere che possa produrre simili opere d' arte.


Sono pronta per partire, intimorita a dovere dallo slogan "il mezzo possiamo ripararlo, te no!" percorro la Hwy che attraversa il Kakadu np, dove ben presto scopro che ogni billabong, cascata e luogo d'interesse acquatico, non è praticabile causa "crocodiles everywhere"..uff..sono tentata di prendere un piccolo aereo per sorvolare le cascate, che sono rigogliosissime visto che la stagione delle piogge è appena finita..però 240 Aud sono troppi, così proseguo..ben presto trovo una valida alternativa a Nourlangie rocks, che in realtà scopro portare il nome sbagliato, un cartello all' ingresso del parco infatti dice che il luogo con quel nome è più avanti e che gli Europei non hanno capito una cippa, quindi il popolo aborigeno del luogo chiede di chiamarlo col suo vero nome, ovvero Burrunggul.


Oltre ad essere un posto magico perchè pieno di storia aborigena, risalente a oltre 20.000 anni fa, su alcune pareti si trovano disegni rupestri che rappresentano scene di caccia, cerimonie danzanti e alcuni protagonisti della creazione secondo i canti che ne narrano le gesta, il serpente arcobaleno, Namarrgon l' uomo fulmine e Nabulwinjbulwinj, uno spirito pericolosissimo che mangia le donne dopo averle colpite lanciandogli patate dolci!


Provo a scrutare le acque di ogni creek che oltrepasso, in cerca di coccodrilli, ma non vedo niente, solo un bellissimo tappeto di ninfee gialle che spuntano fuori dall' acqua e che potrebbero nascondere qualsiasi tipo di mostro spaventoso.


Il parco non mi offre molto di più purtroppo ( a parte un corpo di Bufalo decapitato probabilmente per usare il teschio per imbellire la parete principale del salotto!), quindi, dopo una notte in una piazzola deserta, a mangiare polpette asserragliata nel camper, sotto lo sguardo famelico di centinaia di zanzare che cercano la via d' accesso tra la rete che protegge le finestre, spero in un pò di vento che mi consenta di sopportare i 35 gradi con 73% di umidità per passare indenne anche questa notte: dopo il tourbus delle vecchie in Nz, l' hotel dell' orrore a Paeroa,è il momento della piazzola della morte di Kakadu, al buio, tra chissà quali animali che si aggirano nei dintorni. C'è una cassettina vicino al cesso che dice di lasciare 5Aud per la notte e le proprie generalità, ovviamente finchè non so di passare la notte non pago proprio un cacchio e se viene un ranger a chiedermi qualcosa io mica apro.." amico, io ho visto Wolfcreek , e manco solo l'1, pure il 2!!".




Invece anche stavolta mi sveglio col sole, e riparto dopo una colazione all' aperto nella piazzola che alla luce del giorno non fa poi così paura, pane e nutella, una tazza di latte e via lscio il Kakadu in direzione Pine Creek, per poi scendere sulla strada per Alce Spring, in direzione Katherine. Poco prima di arrivare in città vedo l' indicazione per le Edith falls, e sono accessibili! Posso fare il bagno nella grande pozza in cui si getta la cascata senza pericolo di attentati di coccodrilli, anche se poi attraversando il ponte per arrivare alla sponda est vedo una gabbia in acqua per lucertoloni..


Nuoto per raggiungere la cascata guardandomi intorno, arrivo a lato del getto e mi aggrappo alle pietre per non farmi spingere via dalla corrente, due pazze stanno scalando la cascata, non è molto alta ma sembra potente, ce la posso fare..in pochi minuti sono su e zampetto tra le rocce rosse tra cui scorre il fiume, oltrepasso le due esploratrici e vado avanti, lo scenario che mi si apre davanti è da paradiso terrestre, una cascata a getti larghi sulla sinistra da vigore al fiume, mentre tutto intorno pareti di rocce rosse e ocra come tanti gradini incastrati gli uni sugli altri, i colori ancora una volta sono l' ingrediente segreto di questa terra magica, il cielo blu senza nuvole, la vegetazione verdissima, le rocce hanno u colore tra il rosso e il bronzo, cangianti come certe stoffe che usava mia mamma negli anni 80 per confezionarsi casacche da scarabeo, saltello ancora più avanti, voglio andare oltre e vedere che c'è..e c'è...un masso enorme con sdraiato sopra un tronco bianco lisciato da acqua e vento mi fa da panchina, mentre ammiro, per qualche minuto, l' enorme lago che ho davanti sul cui sfondo un' altra meravigliosa alta cascata, che saltella su altri gradini di roccia nera prima di perdersi in acqua tra spruzzi bianchi, se devo pensare ad una sensazione provata per la scoperta di Eldorado mi viene in mente questa che sto provando adesso. Non mi fido a tuffarmi, il pericolo crocchi era scampato per la pool iniziale, ma qui? E poi la natura mette i massi in acqua alla giusta distanza perchè io possa saltellarci sopra per proseguire la mia avanzata, e mentre saltello io, tra le gambe mi saltellano centinaia di micro ranette scure. Quando torno sulle rocce al bordo dell' acqua cerco sempre di ricordarmi di guardare tutto intorno perchè i crocchi mica sono veloci solo in acqua, stanno anche fuori e possono anche scendere dall' alto in pochi secondi, non sembra ci sia pericolo. Ora viene la parte più dura, per arrivare a scalare la cascata devo aggirare tutta la sponda e c'è un pezzo dove le rocce sono bagnate e scivolose per lo stillicidio continuo dell' acqua, passato quello scalo i gradini che mi portno in cima al getto e mi ritrovo in due enormi vasche tra cui scorrone le rapide, oltrepasso anche quelle e dopo questa immane prova da capra di montagna, come una belina scivolo su una roccia piatta, sgrabellandomi una gamba, arrivo alla pool superiore, dove una decina di persone è arrivata dal trail di un' ora che partiva dal basso, io c'ho messo metà del tempo e passando in solitaria attraverso scenari indescrivibili.


Scalo un' altracascatella, raggiungo altre due pozze, a sto punto la presenza della gente poco sotto mi rassicura e mi tuffo, risalgo sulle rocce fino in alto, ridiscendo sotto lo sguardo preoccupato dei bagnati, e mentre scendo trovo una spaccatura tra le rocce rosse che termina in una pozza profonda a forma di cuore..cacchio perchè non ho una macchina fotografica idrorepellente! Scendo lungo un' altra cascata, mi tuffo, nuoto fin sotto il getto e mi faccio spingere fino a riva..sorrido qua e la e faccio tutto il percorso a ritroso fino alla prima pool. Appena scendo la cascata che si getta nel lago riincontro le due esploratrici, mi chiedono, gli racconto, ci scambiamo commenti, poi la bionda mi chiede se voglio bere dalla sua borracciona che porta sulle spalle come uno zainetto, dice " cocktail", penso qualcosa di zuccherino e fruttato..macchè..vodka e cola..alla faccia..e poi vi mettete a scalare le rocce..auguri sorelle! Sono felice felice felice, purtroppo senza foto, ma con il ricordo che spero non mi abbandoni mai.



mercoledì 23 aprile 2014

#Brisbane#sunshinecoast#Tincanbay#wildhorses#dolphins#Noosa#Herveybay#australia


Io non so se le cose che accadono, o non accadono, sono frutto di un disegno superiore, non so dire se ci sia qualcuno che dall' alto mi protegge, anche se ogni volta che mi invischio in questo pensiero mi viene in mente sempre il mio nonno, mi piace credere che se tutto va nel verso giusto anche quando le cose sembrano prendere una brutta piega, è perchè io mi accorga che la mia strada è quella che sto percorrendo, e devo continuare in questa direzione. Magari poi è solo culo, oppure semplicemente è così che deve andare, fatto sta che il ciclone si è risolto in un nulla di fatto. E questo è solo il primo degli eventi che vado a narrare..quindi, la mattina dopo la bistecca, c'era un forte vento e io dovevo ritirare la macchina che avevo noleggiato, il dubbio era tra andare a nord lungo la Sunshine coast, direzione ciclone, anche se a più di 1000 km dalla catastrofe, con le previsioni che davano brutto tempo, sapendo che la tempesta si spostava ad una velocità di 8 km l'ora in direzione sud-est, ovvero la mia, o andare a sud lungo la Gold coast dove le previsioni davano comunque brutto tempo. L' istinto mi diceva nord, e così ho fatto, sono partita con la mia quarta macchina, una Toyota Corolla grigia e ho imboccato la Motorway in direzione Sunshine coast. A differenza degli altri stati, nel Queensland non si capisce perchè gli information centre non siano forniti di mappe stradali dello stato, ti danno una cartina della zona dove sono ubicati di minima estensione e se superi quei confini, o sai dove andare o ti devi fermare a prendere un' altra mappa più avanti, così vengo a conoscenza dell'esistenza delle Glass house mountains, che con questo clima spettrale risultano molto affascinanti.


Pare siano dodici cocuzzoli d' aspetto vulcanico che sparsi nei dintorni di Beerqualchecosa e dal lookout si possono vedere a semicerchio all' orizzonte, il più pittoresco è un cono rovesciato di nome Coonowrin, poco più avanti si estende la rain forest, bellissima e intricata con alberi che lasciano cadere a terra bacelli giganti e pseudo castagne simili ai dischi usati nell' hokey, che potrebbero tranquillamente stordire ignari camminatori, se colpiti in testa.





Piove, quale giornata migliore per addentrarsi in una foresta pluviale..c'è pure un uccello che fa un verso da spada laser di guerre stellari! Il tempo passa velocemente, mi addentro nell' interno della campagna, tra paesi con una strada principale, un mercato e qualche negozio, e arrivo a Noosa che è gia buio, l'ostello è semplice da trovare, peccato che sia pieno, e mi dirottano verso un' altro impossibile da trovare, continuo a percorrere la stessa strada avanti e indietro senza capire dove si trovi la maledetta Duke street, finchè esausta e rimbecillita ci vado a sbattere contro, ecco il Dolphin, un ostello colorato e ascetico disseminato di immagini e statue stile kathmandù..il letto, l'unico disponibile arriva grazie a Vanessa "peace and love", piemontese, che a differenza della sua collega reticente, riapre la reception già chiusa per assicurarmi un giaciglio per la notte, e anche se molto più giovane di me, in un qualche modo, mi tocca dei tasti che avevo archiviato, dato per scontati, facendomi riflettere a lungo sul perchè dei comportamenti e soprattutto sul senso del mio viaggio, da questo momento qualcosa inizia  cambiare, per ora solo mentalmente mentre inizio a elaborare come tradurre in gesti quello che ora è pensiero. Vado a dormire guardando il cielo che si scuote tra gli alberi, sperando che il tempo cambi come cambiano i pensieri, che il sole si accenda come si accendono certe lampadine nella testa di una guagliona che troppo spesso dimentica le cose importanti..


i desideri a volte sono tanto forti da cambiare lo stato delle cose, quindi la mattina mi sveglio con il sole che splende davanti alla mia finestra, saluto Vanessa "dammi il cinque" e corro in spiaggia a vedere le onde, che potenza questo sole! Ho voglia di una slerfa di focaccia e invece mi tocca uno schifido cupcakes rosa burroso e zuccherato che mi riempie fino a merenda..per mandarlo giù vado a prendere un pò di mareggiata alla main beach di Noosa, poi frastornata mi rimetto in cammino verso Hervey bay.


Anche questa volta, a distanza di più di 3 anni rinuncio ad andare a Fraser Island, è troppo costoso, la whale dell' info centre mi propone una gita in barca fino all' isola con bbq e giro da belina in canoa per 85AUD, ma io ripiego sul primo Woolsworth e mi compro birre e salsiccie da cuocermi in riva al mare in uno dei tanti bbq australiani che vanno a gas e hanno la catenella con attaccata la palettina, così non hai bisogno di carbonella , accendino, ti basta arrivare li con una forchetta, qualcosa da grigliare e un grande appetito!


Un gruppo di uccelli bianchi e neri con un beccone sottile e ricurvo molto simili alla maschera usata dai dottori ai tempi della peste, si avvicina sempre più sperando di intercettare qualche briciola, ma io ho pappato tutto e me ne vo..verso la Tin can bay, dove domani mi toccherà avere un incontro ravvicinato con una famiglia di delfini..che scazzo!
Guido in una strada che assomiglia tanto a quella che ho gia percorso entrata nello stato del Victoria, una strada tra gli alberi, striscia di asfalto e foresta ai lati..solo che questa volta, ad un certo punto ci sono anche un gruppo di 5 cavalli selvaggi, 4 adulti e un puledrino, che si prendono il fresco.


Mi fermo sul ciglio della strada per fotografarli, loro circospetti si alzano, mi vedono avvicinare e si addentrano tra gli alberi per osservarmi meglio, li lascio stare nella loro condizione di libertà e raggiungo la baia..ma non c'è molto per passare la notte, un hotel tristissimo ma economico, e un motel che ha tutta l'aria di essere molto caro..eppure io mi voglio fermare qui, non ho voglia di guidare ancora, quindi provo col motel..mentre entro nella reception anche un altro ragazzo arriva a cercare una camera, la signora al banco è simpaticissima, ha ancora una doppia per 140 dollari, decisamente tanti, ma ci propone di lasciarcela a 85 se la prendiamo insieme..ci guardiamo..sono due mesi che condivido stanze con 4,6 a volte anche 12 persone..essere in due sembra quasi un miracolo, perciò è si! ed eccoci qua, la signora mi fa anche usare la sua cucina quindi cucino una pasta al pomodoro con basilico fresco e una bottiglia di Souvignon australiano..mentre passiamo coi piatti sotto il portico per raggiungere il tavolino davanti alla nostra stanza n°11 due operai ci sniffano l'aria famelici..averlo saputo avremmo potuto mangiare in 4! La mattina alle 7 sono pronta per andare al molo a incontrare i delfini, che ci nuotano intorno ai piedi e quado ci sbuffano l' aria dal buco sopra la testa ci dicono che è come se ci baciassero, c'è una femmina con un piccolo e un maschio adulto che porta sulla pinna superiore il morso di uno squalo, poi arriva in acqua una bimbetta che avrà 3 anni e per la prima volta, invece di sfiorarci girandoci davanti, le vanno dritti di fronte, anche se lei è parecchio indietro rispetto ad altre persone in fila davanti a lei..è un contatto speciale, lei neanche si rende conto che abbiano scelto proprio lei, ma tutti gli altri si girano a guardare i delfini che ora restano immobili di fronte alla piccola. E' tempo di andare, torno al motel a salutare la mia nuova amica e rimettermi in viaggio verso un' altra meta più a sud, ho intenzione di andare nella Gold coast, anche se sarà difficile trovare una sistemazione, perchè questa è la settimana di Pasqua e sti maledetti di bambini australiani sono in festa da scuola dal 4 di aprile al 22! I genitori fanno il ponte lungo quindi da venerdì a lunedi se ne vanno in giro tra monti e mare occupando tutti i letti disponibili di entrambe le coste. Aggiungo a questo, che dopo aver lasciato il motel di Tin can bay, mentre procedo placidamente sulla Sunshine highway, una minuscola, misera pietra salta da chissà dove sul vetro paravento e mi colpisce tanto secca da lasciarmi un segno che mi manda in crisi...porca vacca! e ora..mi viene in mente l' attimo in cui il ciccionazzo del rental mi chiede se voglio fare l' assicurazione extra damage di 12 dollari al giorno e io che gli rispondo, dopo averci pensato un attimo:"no! non avrò incidenti!" mi vedo già disperata a pregarlo di non addebitarmi i 3300 dollari di penalty per la mia sfiga..non posso continuare il viaggio così, con questo pensiero , che faccio? Devo tornare a Brisbane e capire di che morte devo morire, ma cavolo, è solo giovedì e ho la macchina fino a domenica..uff..ma non mi poteva succedere sabato? Gioco la carta della redenzione e provo a scendere a patti con l' Altissimo.."se mi fai risolvere sto casino senza costi aggiuntivi, ti prometto che non nominerò più il tuo nome invano!", tant'è che però mi chiedo perchè dovrebbe accettare, troppo facile rifugiarsi nel favore divino quando sei nella bratta..dopo un pò mi fermo ad una stazione di servizio a mangiare un panino, mi fumo una sigaretta e riparto verso la città..ormai sono a 50 km, forse riesco ad arrivare in tempo per trovare un car glass repair, quand'ecco che inizio a chiedermi dove sarà finito il mio portafogli, mi si gela il sangue..ehnnò cazzo! Esco dall' autostrada alla prima uscita che non arriva mai, cerco ovunque ma non esce, no anche questa no, soldi, passaporto, carte di credito..rientro in autostrada dalla parte opposta e ci vuole un' eternità prima di raggiungere la piazzola, più un' altro secolo per arrivare alla prima uscita per poter rimettermi nella giusta carreggiata..l'ho lasciato nel bagno, sicuro! Speriamo che se l'ha trovato qualcuno sia tanto onesto da averlo dato al bancone del fast food..anzi non me ne frega dei soldi, ma che almeno ci siano le carte e il passaporto..sono anche senza benzina!! Riinterpello l' altissimo "sentiii caro, lo so che due volte in un giorno, dopo anni di silenzio sono un pò eccessive, facciamo che mi tieni nel taschino ormai e ti rilancio con quest' altra proposta, se mi fai trovare il portafoglio ti giuro che andrò in chiesa una volta a settimana!" Arrivo di volata e mi fiondo dentro chiedendo se l' hanno trovato..niente, vado in bagno, c'è una che piscia a intermittenza..dai muovitiiiii culona! Esce e mi fiondo dentro, ma niente..chiedo al benzinaio, guardo nella spazzatura..disperazione! Sono quasi al tracollo, non mi resta che mettere ancora sottosopra la macchina, poi il lampo di genio dell' imbecille, la tasca porta oggetti dietro il sedile..ed eccolo li! Porca zozza, mo mi tocca andare in chiesa! Arrivo a Brisbane che ormai è buio, domani è venerdì e Dio solo sa (aridaje!!)se troverò qualcosa di aperto..chiedo aiuto alla receptionist dell' ostello che chiama per me due diverse compagnie di riparazione windscreens, visto che è la settimana di pasqua un bollino di colla sul vetro mi costerebbe 360 Aud, ma lunedì, che ormai sarò nel Nordern territory lo pagherei 160..grazie Dio per essere risorto! Non sono convinta che una palla di colla vada bene al ciccionazzo del rental comunque, quindi non mi sento rassicurata..come prima cosa domattina andrò in ginocchio all'ufficio del noleggio per attestare il mio pentimento. Arrivo lì, mesta, impanicata e lui sta servendo un altro cliente, mi studio le frasi da usare per muoverlo a compassione e arriva il suo collega di ritorno dalla spesa, mi chiede, farfuglio..what about..a stone..jumped on the windscreen..mi segue alla macchina, guarda il segno e mi dice " ah ok, niente..questo è compreso nell' assicurazione standard!" Oddio grazie!!! Gli faccio un sorriso con tutti i denti che ho, mi riprendo le chiavi e ci rivedremo domenica! Adesso me ne posso andare sulla Gold coast e chissenefrega se non c'è posto! Anzi, oggi per festeggiare me ne vado ad Helensville al parco acquatico Wet n' wild..stemperiamooooo.

lunedì 14 aprile 2014

#Brisbane#Queensland#Australia#Iguanas#Southbank#St.John


Finalmente Brisbane..dopo più di 3 anni..qui tutto è finito, qui tutto deve ricominciare!
4 Novembre 2010, lasciavo l' Australia da Brisbane, tra le lacrime (le mie) mischiate alla pioggia, quella stessa pioggia che non avevo mai visto in un mese intero, e che invece non si è più fermata per settimane creando danni enormi allo stato del Queensland, quelle lacrime per un sogno infranto che non si sarebbe realizzato..invece, neanche 4 anni dopo eccomi di nuovo qui, per ricominciare, e stavolta a provarci davvero! Questo pensavo oggi camminando lungo il fiume, mentre la osservavo con occhi diversi e scoprivo dentro di me che io qui ci vivrei, camminerei su questa passerella lungo il fiume pieno di imbarcazioni, che si scontra contro i grattacieli, "vuoi tu, Brisbane, essere la mia nuova casa?"..proviamoci..una settimana di tempo per gettare le basi, poi il distacco necessario per pensarci su e accorgerci se ci manchiamo, e se sarà così..finchè morte ci unisca!
E a proposito di promesse, oggi camminando per Adelaide street alla ricerca dell' ufficio immigrazione, ho visto arrampicata su un muraglione di roccia (in citta !?) una cattedrale gotica, così ho fatto il giro dell' isolato per raggiungerla e mi sono trovata ad assistere ad un matrimonio scozzese! Gli invitati uomini erano tutti elegantemente in kilt e calzettoni, chi invece vestiva il classico completo, aveva almeno la cravatta con il tartan di famiglia, una signora sfoggiava un paio di stivaletti a scacchi, mentre il figlio che aveva la circonferenza dell' albero sacro dei maori visitato nella Waipoua Forest, aveva un kilt monumentale fatto con un km di stoffa per contenerlo tutto!


Finalmente sono usciti gli sposi per fare la grande foto di gruppo tutti insieme ai piedi delle scale della Cattedrale di St.John, che la custode mi racconta essere stata completata 5 anni fa, l' abside è stata iniziata 100 anni fa, ma il portale d'ingresso è stato ultimato nel 2009, ci tiene a sottolineare che per gli stati australiani questa è una costruzione antica, ma riconosce che per quello da cui vengo io no, le dico che però assomiglia molto alla cattedrale di San Lorenzo, le spiego che le pietre impiegate a Genova sono marmo e ardesia, mentre quelle utilizzate qui, mi dice lei sono tutte pietre locali, provenienti da una cava del territorio di Brisbane..storie di pietre..mentre gironzolo a naso in sù faccio uno strano incontro, che mi fa venire da ridere, un cane in chiesa! Dico alla vecchia che da noi non è permesso, e che c'è pure il detto, quando si parla di una situazione imbarazzante, o di qualcosa di atipico, ma lei dice che per i paesi anglosassoni non è così, non c'è niente di male..che ti devo dire sorella, non so se è più paradossale un bestemmiatore che frequenta la chiesa, o un cane senza il dono della parola che non può entrarci..


Vado a finire in un parco e mi siedo su una panchina a mangiare un pò d' uva mentre mi accorgo di essere sorvegliata da tre Iguane, una piccola, una media, una enorme, mi guardano di sbieco, così faccio rotolare un acino in mezzo a due di loro..subito la enorme scatta e se lo mangia, la media ne aspetta uno e mentre anche il secondo acino rotola, da sotto la panchina ne arriva un' altra! Arghhh!




Alzo i piedi d' istinto..non vorrei mai essere vittima di un' aggressione, visto che non più di due giorni fa, in una strada deserta nella penisola del Coromandel, sono scesa dalla macchina per salutare un maialino nero, e appena mi sono avvicinata al cofano per tirare fuori un sacchetto di carote sono stata accerchiata da un intero branco ( si chiama così un gruppo di maiali?!). Il più grosso mi ha rubato tutto il sacchetto spargendo carote in giro mentre gli altri, coi musi infangati mi "smerdavano" il cavo popliteo, anche detto, incavo dietro il ginocchio! Un flashback mi ha subito rimandato al film "the Snatch" di Guy Ritchie, dove è ben spiegato quanto siano voraci i maiali..se vuoi far sparire qualcuno, amico, ti bastano un paio di maiali affamati!
Un papà con bimbi al seguito viene ad osservare lo spettacolo degli acini rotolanti, e quando ci rincontriamo intorno al laghetto mi porta a vedere sotto il pelo dell' acqua una tartaruga gigante e una specie di anguillone-capitone.


Mi sento così rilassata e in pace a camminare in queste strade, forse è questa la sensazione che si prova quando trovi il posto giusto..faccio la spesa, torno all' ostello per pianificare i miei spostamenti per i prossimi giorni e sull' ascensore un ragazzo francese mi chiede se ho sentito del ciclone che sta devastando il nord del Queensland! Eh no! Cacchio! Il giorno dopo alla libreria leggo di posti in cui sono stata 3 anni fa, ora devastati senza corrente nè acqua e con le case disastrate..Cooktown distrutta..il ciclone si sposta verso sud-est percorrendo 8 km ogni ora..faccio il calcolo di quanto ci metterà a scendere fin qui..o a raggiungermi sulla sunshine coast, visto che ho noleggiato una macchina per andare a nord..intanto a Brisbane il tempo è diventato brutto, piove e si è alzato il vento..che palle..passo la domenica al museo di arte moderna, tra video performance di cinesi che nudi si ammucchiano in una piramide umana per aggiungere un metro ad una montagna insignificante, o si immergono in un lago stagnante per alzare il livello dell' acqua. Poi ce n'è uno che si è fatto tatuare sulla schiena la mappa di una regione cinese e ogni tappa che fa si fa tatuare il nome del villaggio e il tragitto che ha compiuto..arte..bah!



Pensare che ieri sera passeggiavo in maniche corte e braghette per il southbank tra la sabbia della lagoon, mentre dai locali vicini arrivava musica suonata all' aperto e sentivo il vociare della gente..oggi invece guido sotto nuvoloni che il sole cerca di diradare, tra sprazzi di pioggia e palme che si scuotono al vento..che brutto effetto quando le palme si piegano..proprio una brutta sensazione..forse perchè sono abituata a vederle statiche e stagliate contro un cielo blu, forse perchè ho visto "the impossible", sullo tzunami del 2004 che ha flagellato i paesi affacciati sull' Oceano Indiano...vado a mangiare la mia ultima bistecca prima dell' inevitabile :(