lunedì 19 maggio 2014

#mate#cheers#lol#love#terrific

La notte porta consiglio.. Dipende da diversi fattori..per esempio, se si aspetta la famigerata soluzione al problema e a causa di cio' non si chiude occhio, come fa il consiglio ad insinuarsi nelle sinapsi? Se invece arrivasse e me ne dimenticassi al risveglio? E chi mi garantisce che il suggerimento sia poi quello giusto da seguire? In ogni caso bisogna agire, quindi prenoto il Greyhound di rientro a Brisbane, e il letto nel prossimo ostello, il 5° diverso della citta'.



Oggi gli acquazzoni subtropicali mi costringono nella grande casa bianca, in attesa che arrivino le 5 per prendere il bus che mi riportera' ancora a Brisbane, Susy mi accompagna in macchina e lungo il tragitto mi chiede di rimanere in contatto...qualcosa succede sempre e potrebbe aver bisogno durante l' alta stagione!
Stavolta l' ostello a Bri, l' ho scelto strategicamente di fronte alla stazione dei trasporti, cosi' mi basta attraversare la strada per essere in camera, inoltre ho sempre pensato che il Guilty Rogue, il pub di fianco all' ostello fosse parecchio interessante, quindi non vedo l' ora di sistemarmi per andare a passarci qualche ora. Detto fatto, assaggio la white rabbit, una buonissima birra scura australiana che non ha niente da invidiare alla Guinness, e mentre sono li che sorseggio e mi godo la musica dal vivo si siede vicino a me uno spilungone australiano di nome Jason. Non e' un backpacker, ma un uomo che e' in trasferta lavorativa qui a Brisbane da Perth. Facciamo un po' di conversazione conoscitiva, e alla fine passiamo tutta la serata insieme a parlare di differenze culturali, moto e belinate varie.


Jason è l' australiano del west tipo: alto 1,95 con la faccia da simpaticone, la parlata un pò stretta e veloce, gli occhi che ridono, ed è anche l' unico che ha capito subito che sono italiana, e non francese come mi dicono tutti! Ci mostriamo le foto delle nostre moto, parliamo di esperienze di viaggi sulle due ruote, io gli racconto com'è guidare tra la storia e la cultura in Italia, lui come sia bello fare centinaia di km nel nulla. Ci scambiamo impressioni su questa terra meravigliosa, vista da chi ci vive e ci è nato, vista da chi la sogna e la scopre..tante cose da dire ancora, ma è ora di andare a letto, sono stanca da tutto lo scodellamento giornaliero, perciò ci diamo appuntamento per la mattina seguente per fare colazione insieme.


Ci ritroviamo di fronte al pub alle 9, e come faccio ogni mattina, percorriamo insieme il Kurilpa bridge che ci porta al di là del fiume, i primi momenti sono un pò imbarazzanti..non si sa cosa dire, camminiamo vicini, lui veramente troppo alto, io una miniatura in confronto, ci giriamo ogni tanto a guadarci..say something dice lui, qualche frase di circostanza, ok parliamo di moto, e piano piano arriviamo a questo piccolo cafè sulla riva del fiume dove lui prende eggs benedict e cappuccino, io thè e una schifezza di uomo in padellino con sopra fragole sciroppo e gelato..puah..che purcaia! Pieni fino agli occhi, anche se un momento prima dicevamo di percorrere lo story bridge, optiamo per rotolare sul prato circostante e chiacchiera chiacchiera arrivano le 2..è domenica, ieri abbiamo bevuto qualche birretta di troppo..ci salutiamo e si va a dormire! Da quanto tempo non mi capitava di sonnecchiare durante il giorno, chi si ricordava come fosse piacevole..la stanza poi è ovviamente vuota perchè fortunatamente le tedesche cianciarone e la puzzola finlandese che lascia i vestiti sudati in bagno che quando entri ti manca il respiro, sono tutte fuori a godersi i 24 gradi di Brisbane e io posso rotolarmi nel letto con il sole che filtra dalle tende.


Alle 7 appuntamento pizza, stasera si mangia all' Italiana, e Jason mica è contrario, anzi, mi mostra pure una foto della sua cucina con BBQ e forno a legna..dentro casa! Il ristorante designato si chiama Va piano, proprio come il proverbio italiano che consiglia di fare le cose con calma per raggiungere i propri traguardi. Come idea non sarebbe neanche male, peccato che il locale è impostato nella maniera opposta: entri, ti danno una carta magnetica, decidi se infilarti nella coda per la pasta o la pizza, ordini, ti danno un telecomando che vibra quando il tuo piatto è pronto, te lo vai a prendere, fagociti, paghi e te ne vai! Dico a Jason che è un pò una contraddizione, gli spiego come in Italia viviamo il rito del cenare fuori, i nostri tempi, il chiacchierare davanti ad un bicchiere di vino, il gustarsi l' attesa dell' arrivo del tuo piatto, qui è tutto troppo rapido..ti senti un tacchino d' allevamento!
Mentre rientro per per scegliere il dolce ci sono due uomini panzuti al banco, uno ordina " Criema de fragòla" all' australiana, io un pò sorrido e lo guardo, lui mi vede e non capisce, allora gli spiego che mi piace il suo modo di pronuciare "crema di fragola", lui mi dice che è di origini italiane ma non si ricorda mica più niente, lo sapevo io, ha una faccia che conosco già e quando gli chiedo da che parte d' Italia viene, mi pento di non averci scommesso dei soldi, perchè la faccia, la corporatura, l' espressione sono da puro piemontese Doc! E chiacchiera chiacchiera esce fuori che è pure della provincia di Alessandria! Quando torno al tavolo tutta contenta, Jason è allibito dal fatto che sappia riconoscere da che zona del mio paese vengano le persone solo guardandole in volto. Lunedì sera anche lui mi lascia, si sposta ancora per lavoro, fatalità in una piccola città chiamata Roma! Ci promettiamo di rincontrarci qui in Australia o il prossimo anno in Italia, per fare il passo dello Stelvio insieme in moto, prima però ha promesso di venire a mangiare il cinghiale a casa dei miei in campagna, dove si ritroverà a rivivere la scena di domenica pomeriggio sdraiati sull' erba: io che parlo Italiano e lui che annuisce col sorriso da ebete non capendo una parola..per ora tutto quello che sono riuscita a insegnargli è stato: testa e culo quando brinda e a ordinare una birra!


Stamattina è il grande giorno, o almeno spero che lo sia e alla fine del post svelerò perchè.
Mentre mi arrampico per Creek street e controllo i messaggi sul cellulare, un idiota grande e grosso mi viene addosso volontariamente dandomi una spallata talmente forte da farmi vedere le stelle, mi cade il cellulare per terra e mentre gli urlo dietro, il cretino continua dritto per la sua strada confermando la mia tesi dell' intenzionalità del gesto. Mi viene subito in mente di aver visto la stessa scena mesi fa a Melbourne, in pieno centro, ai danni di una ragazza asiatica, e il primo pensiero è che a qualche stupido autoctono dia sui nervi che il paese sia multirazziale. Shockata e indolenzita continuo a camminare e i miei piedi mi portano li...indovinato..a St. John! Sulle scale anche questa volta c'è il cartello dell' English class di Pat, cosa che mi riempie di gioia, perchè vuol dire che la troverò dentro proprio adesso, ed infatti eccola li che parla con Peggy o come diavolo si chiama la vecchia coi denti di catrame che non è impressionata dalla mia provenienza Italiana quanto la adorabile Pat, che è invece felice di vedermi di nuovo. Ci diamo appuntamento per le 2 e me ne vado giù verso il centro mentre mi fa male tutta la bocca per quella botta assurda! Ritrovo le stesse ragazze della volta precedente alla lezione del pomeriggio, leggiamo un libro, scriviamo qualche frase alla lavagna e poi usciamo tutte insieme per un caffè al Rendevouz hotel. Ci siamo solo noi, l' ambiente è accogliente e in men che non si dica incominciamo a parlare: una sudamericana, due giapponesi, una Taiwanese, Pat ed io. Non ricordo come la conversazione si sposti su di me, forse perchè tutte loro sono mogli di uomini stranieri che lavorano qui in Australia, quindi residenti e non viaggiatrici come me, non con un visto temporaneo e col desiderio di far parte di questo grande paese.


 Mi chiedono delle mie avventure vissute finora, di come sia viaggiare da sola, di cosa mi piaccia di questo posto. Pat specialmente è interessata a sapere perchè amo tanto l' Australia, le ragazze sono affascinate, e come tante altre persone mi considerano coraggiosa, ma io glielo dico col cuore in mano che non è coraggio perchè ogni tanto mi sento persa, non tutti i giorni sono forte, per esempio, racconto dell' episodio accaduto proprio questa mattina , e della prima volta che ho conosciuto Pat, quando sono andata a St. John e sono scoppiata in lacrime, li' il coraggio mi aveva abbandonato, mi sentivo sconfortata e sola e come è stato bello quando Pat mi ha detto che lo sapeva già, l' aveva capito quel giorno, ma ha capito anche tante altre cose bellissime che mi ha detto riguardo al mio sorriso e alla speranza che avesse di vedermi alla sua lezione per poterlo vedere ancora. Improvvisamente non eravamo più a prendere un caffè tra sconosciute, ma in un ambiente protetto dove il centro della stanza ero io, circondata da persone estranee fino ad un minuto prima ma piene di cuore e belle parole. Ho raccontato di mia zia, che in quei giorni se ne stava andando, di come mi sentissi ad essere lontana e di come sia riuscita a trasformare la tristezza dopo avergli scritto il mio saluto. Di come i miei abbiano deciso di rendermi presente al funerale leggendo ad alta voce quello che avevo scritto per lei e di quanto questo mi rendesse orgogliosa di averlo fatto.


Quando poi ci siamo alzate per salutarci, è stato bello abbracciarsi e sorridersi e quando ho abbracciato Pat, da dietro la mia spalla sentivo la sua voce rotta dal pianto che mi diceva di farmi vedere ancora , che avremmo trovato il modo per farmi restare in Australia, e tante altre dolcissime cose inaspettate che hanno fatto piangere anche me e pure la sudamericana..wow..che carica tutto questo amore, ma la giornata mica è ancora finita, mentre cammino per tornare all' ostello con la faccia dentro il telefono sento gridare " ehi, ma sei tu!"..mi volto ed eccola li, Phoebe, la ragazza dell' Oregon, innamorata di Bitonto che lavora per l' associazione umanitaria! Mi dice "ti ho riconosciuto dalla gamba, come stai?" Le dico bene, chiede se sono più andata in chiesa, eh si gioia,ne torno  proprio adesso!  Per la seconda volta nella giornata un' altra sconosciuta che mi racconta quanto mi abbia pensato in questi giorni, quanto io sia solare e luminosa, e quanto sia speciale quello che le ho trasmesso la volta precedente..sono basita..non so che pensare,oh questa è la giornata dell' amore verso il prossimo e io non ho letto il giornale e non lo so, oppure l' Australia mi sta dicendo qualcosa..oppure quello che la gente mi dice è reale e io, ahimè devo iniziare a crederci!


Fatto sta che stanotte non mi riesce proprio di dormire..ho l' emozione dell' attesa del nuovo giorno come durante la notte di natale quando ero bambina, o alla vigilia di una partenza, una qualsiasi partenza per un viaggio...sono talmente curiosa di sapere cosa succederà nei prossimi giorni che quasi vorrei che la notte si accorciasse, perchè mi sembra che possano solo essere cose belle...e se tutte le prossime giornate saranno così, allora spallate come quella di stamattina ne prendo altre volentieri!

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