domenica 25 maggio 2014

#Shanghai#Cina#China#Choice


Ebbene ci ho pensato e ripensato, non trovando una soluzione perchè la mia voglia di restare è tanta, finchè non ho raggiunto un compromesso con me stessa: potrei restare, darmi tempo fino a luglio e se non trovo un lavoro ritornare a casa, per i matrimoni delle amiche, per il Metallicaconcert, per rimpinguare le finanze, oppure potrei rientrare adesso, cercare un lavoro in Italia, passare l' estate al caldo per poi tornare a settembre e fare un' altra estate australiana, come se l' inverno non esistesse più, e sfruttare i contatti che ho preso in questo ultimo periodo per mettermi a lavorare da subito.


Una volta optato per la seconda ipotesi, sono pronta a passare questi maledetti tre giorni a Shangai, perciò dopo aver lasciato Brisbane che anche in questa occasione piangeva la mia partenza (è solo pioggia, dannazione!) per raggiungere Melbourne, il 15 maggio salgo sul volo Airchina che 12 ore dopo mi catapulterà nel paese più disgustoso che mi sia capitato di visitare.
La prima impressione quindi l' ho già bella che espressa, e ora non mi resta che dettagliare le motivazioni della mia repulsione.



Il cinese, di regola, non ha regole comportamentali civili, non rispetta le code, non si cura del fatto che tu abbia due zaini che ti fanno sembrare una tartaruga sia davanti che dietro, quindi non ti fa sedere in metropolitana o autobus, non sa cosa sia lo spazio vitale e ti si accozza addosso come se questo lo avvicinasse di più al momento in cui sarà lui il primo della fila, che di fatto è vero, ma è disgustoso se l' individuo in questione è unto fino ai capelli e opprimente.. e prega di non trovarti mai in direzione contraria al flusso migratorio nelle zone pedonali, perchè sarebbe come vedersi venire incontro una mandria di bufali incuranti..attenzione..non inferociti, no, placidi e assenti, ed assolutamente disinteressati ad evitare il contatto fisico. Fortunatamente sono una che impara presto, e dopo il primo giorno di fastidio per quelli che all' apertura delle porte della metro si fiondano dentro senza darti la possibilità prima di scendere, adotto la strategia caterpillar: se non ti levi ti sdraio! E funziona, oh come funziona, anche l' ombrello puntato dritto ad altezza faccia funziona!


In realtà però questo è forse il minore dei disagi comportamentali arrecati dal popolo giallo, infatti, del peggiore devo ancora parlare, ma non voglio togliervi subito la sorpresa, perciò racconterò di come dopo 1 ora di metro dall' aereoporto al quartiere di Pudong, scendo alla fermata indicatami da un autoctono, per poi scoprire che non mi trovo esattamente dove dovrei essere! Prendo quindi un taxi, non senza apprensione, perchè nessuno in questo maledetto posto parla inglese, perchè è sera e perchè anche se le indicazioni che ho stampato del mio ostello sono in cinese, il viaggio in auto mi pare durare un pò troppo. Inutile chiedere, il tassista non capisce quello che dico e continua a ripetere solo " Ho-tel, Ho-tel!


L'ansia aumenta quando lasciamo la decenza delle strade dominate dai grattacieli, per infilarci in stradine scalerce con gente che cuoce chissà quale bestia immonda in carretti a bordo strada, dentro di me scongiuro di non trovarmi in un brutto guaio, cerco di leggere i nomi delle strade e nessuno è quello che dovrebbe essere, finchè l' autista si ferma davanti ad un palazzone e mi indica il sesto piano, io lo guardo e lui li riconta di nuovo rimandandomi lo sguardo, con il dito ancora puntato verso l' alto. Aspetta gli dico,c'è una hall, cerchiamo di capire se è il posto giusto. Anche i due portieri non parlano inglese, ma fanno cenno di si col capo, perciò posso andare a pagare il mio tassista.


L' ostello, per fortuna è meglio dentro di come si presenta la zona da fuori, previdentemente, sapendo che la Cina non è l' Australia, ho prenotato una camera tutta per me, con bagno e letto queen size. Il primo pensiero varcata la soglia è quello di non lasciare la stanza fino al momento di dover tornare all' aereoporto per volare verso l' Italia..ma perchè ho pensato fosse una buona idea venire qui!
La mattina dopo va già meglio, e ho voglia di andare a vedere cosa c'è fuori, una signora di non so bene dove, ma con un inglese abbastanza articolato, mi consiglia di prendere i bus hop on hop off, quelli rossi che si vedono ormai in tutte le città, che ti fanno fare il giro dei luoghi di maggiore interesse mentre collegandoti con le cuffiette al dispositivo elettronico presente vicino al sedile, puoi imparare qualche cenno storico sul luogo che stai visitando.



Il prezzo è irrisorio, e a piedi non saprei dove andare, quindi accetto volentieri la dritta, dopo aver fatto un giro per la zona pedonale di Nanjin road, piena di centri commerciali e palazzi numero uno per la farmaceutica, numero uno per il cibo, numero uno per la tecnologia, e via dicendo. La città è comunque davvero affascinante, e vanta oltre ad una selva di palazzi kilometrici, l'attuale grattacielo più alto del mondo, sempre che le informazioni del Hop on bus siano aggiornate! Lo skyline è davvero impressionante affacciato sul fiume, anche se a causa dello smog è tutto un pò avvolto nella nebbia. Il palazzo più bello è la perla d'oriente, una specie di tour eiffel intervallata da sfere fucsia che avrebbero la pretesa di fungere da osservatorio cittadino, se non fosse impossibile a causa dello smog!


Per le strade incontro tantissime coppie in abito nuziale, immortalate da fotografi sadici che li fanno posare pericolosamente in mezzo alla carreggiata, con il traffico folle che li sfiora di continuo. In realtà non so se sono coppie vere, o se è una finzione, ce ne sono troppe e francamente alcune "mise" sono inaccettabili! Ma già che l'ho nominato, perliamo un pò del codice stradale cinese, che ormai potrete indovinare, è inesistente! I semafori? Potrebbero tranquillamente essere rimossi, perchè intanto non sono considerati, nè dai pedoni, tantomeno da automobilisti, ciclisti, carrettisti a motore, motociclisti su mezzi indecentemente indescrivibili, che però, non so perchè non fanno rumore, e arrivano a tradimento in ogni direzione, spesso anche sul marciapiedi e hanno pure la sfacciataggine di suonarti come se tu fossi dove non dovresti essere!


Mentre cammino sul lungofiume per tornare alla fermata del bus, una vecchia poco più alta di un metro, fa un rantolo e scatarra davanti ai miei piedi..e con questo aggiungo la peggiore delle abitudini cinesi alla lista già ricca delle loro usanze pittoresche. E' un piacere andare in giro tra questo tipo di sinfonie, è tutto un tirar su di nasi fino al cervello per poi espectorare in mezzo alla strada come niente fosse, uomini, donne, ragazze..da voltastomaco, ogni tanto camminando tra la folla mi ritrovo a scongiurarli mentalmente di non farlo, almeno finchè non sia abbastanza distante da evitare di guardare, una filarmonica dello scracchio, e quando non sputano, tossiscono e starnutiscono amabilmente senza coprirsi la bocca, mandando in giro i loro germi asiatici.


Ho il terrore di venire infettata da qualche morbo devastante, mi viene in mente l' epidemia di aviaria, il film Contagion, dove tutto il mondo finisce per soccombere nel giro di pochi mesi al contagio. Certo non ho mai fatto tante docce come in questi due giorni, e di sicuro appena arrivo a casa mi decontamino, io e tutta la mia roba radiattiva! Se esco indenne da questa avventura vado ad accendere un cero alla guardia! Maledetti succidi, sogno di erigermi dall' alto della mia statura europea e bacchettarli di continuo con una canna di bambù finchè non diventano civili, ho pena per gli occidentali che vivono qui per lavoro, perchè io piangerei ogni giorno..ogni tirata di naso una lacrima, ogni colpo di tosse un singhiozzo, ogni sputazzo un lamento..


Brutti, maleducati, sporchi, incivili, rumorosi, disgustosi, mentre cammino per strada mi sfilano in testa una serie di aggettivi per dipingere questo popolo malsano, si sono razzista, sono profondamente razzista perchè non trovo niente di buono in questa gente, non sono neanche gentili, o disponibili, almeno i thailandesi sorridono sempre e sono ospitali e calmi, questi non fanno che gridare, maledetti loro, si voglio farmi un video in mezzo alla gente mentre descrivo tutte le loro schifose abitudini e poi pubblicarlo un secondo prima di decollare, e venire per sempre interdetta dal paese con mia somma gratitudine, voglio che mi mandino una lettera a casa dicendo che ho il divieto assoluto di entrare in Cina, anche solo per scalo aereo, benissimo!Per fortuna il tempo non si ferma e anche questa giornata è finita..ovviamente non mangio assolutamente niente che provenga dalla loro cucina, nè frutta fresca, nè niente di niente, solo cibo comprato in Australia e portato per l' occasione, e fanculo a quelli che dicono che quando vanno in un paese straniero assaggiano le specialità locali, col cavolo che mi metto in bocca qualcosa che potrebbe poi rivelarsi un cane, un gatto o un ratto, visto che come mi disse una volta Mr. Greppi Senior, i Cinesi si vantano di mangiare qualsiasi animale cammini, voli, o strisci su questa terra! Per colazione e pranzo trovo un Talk bread , cugino del Top bread australiano, un panificio con laboratorio a vista di prodotti dolci e salati a base di farina, come brioches e sandwiches al formaggio, muffins e toasts, dove i panettieri sono fasciati dalla testa ai piedi in divise antisettiche, compresi guanti e mascherina!


La mattina del 17, ultimo giorno piove anche, ottimo per incollarsi addosso lo smog che c'è nell' aria. Vado alla metro, diretta alla fermata del museo della scienza e della tecnologia perchè la pilotessa della Delta airline che ho conosciuto ieri sul bus, mi ha detto che c'è un enorme mercato sotterraneo dove comprare a buon prezzo, e io ho idea di fornirmi di un trolley per eliminare il secondo zaino che francamente, dopo tre mesi mi ha rotto le s..palle! Mentre faccio il biglietto alla macchinetta automatica l' operatore mi chiede se vivo a Shanghai, notando la mia abilità nell' utilizzo dell' attrezzo, vorrei dirgli " no per fortuna!" , ma non è ancora tempo di diffamare il paese, " da dove viene prego?" - "dall' Italy" - " ah", dice lui, e poi si esibisce in una sequenza di RRRRRRRRRRRRRRRRRR, per farmi capire la difficoltà che loro hanno con questa consonante, un pò mi fa ridere, in fondo questo è simpatico, raccolgo il mio biglietto dalla bocchetta, lo guardo neglio occhi e gli dico gRRRRRRRRRRRRRRazie! prima di andarmene tra le sue risate.
Il mercato è un labirinto di corridoi farciti da cubicoli che vendono borse, vestiti, scarpe, occhiali e cinesate inutili che non vorresti avere a prender polvere in casa tua, perciò niente regali, compro solo un trolley rosso a pois bianchi, poi però poco dopo trovo anche la borsetta, e siccome mi diverto troppo a mercanteggiare, alla fine prendo anche la tracolla! Finalmente arriva l' ora di tornare all' aereoporto, stò tornando a casa, ma non sono triste, non certo di lasciare la Cina, il viaggio non finisce, se tutto va come deve andare, come l' ho immaginato, nel giro di tre mesi sarò ancora in volo..anzi..devo iniziare già a cercare quello che mi riporterà indietro..a presto Australia..a presto Italia....

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