19/09/19
Concludo, con una serata alcolica inaspettata, dopo due giorni di febbre, la mia stagione lavorativa nerviese e la conseguente permanenza genovese. Parto alla volta del sud dell' Inghilterra con solo 3 ore di sonno alle spalle, perché ho preferito passare le poche che mi restavano, a mandare mentali messaggi d' amore a tutti: mamma, sorella, amici, colleghi e bla bla. Lascio a terra la pioggia e volo verso il sole britannico, ignorando il paradosso.
A Luton fa caldo, cerco di non squagliarmi, salgo sul Teneré di Kekko che ci porta sulla costa del Kent. A Ramsgate, dopo due ore di moto, ci buttiamo in fondo alla baia, in un tipico segreto localino alla Kekko, di quelli che da fuori sembrano magazzini o topaie e che invece serve frutti di mare e vino ghiacciato..sulla terrazza all' aperto prendiamo il sole e festeggiamo il compleanno del mio barbuto ospite.
Esiste un modo migliore per iniziare un viaggio che poter arrivare a destinazione senza preoccuparsi
di niente, perche qualcuno conosce la strada, ha una moto, guida, ti porta a colpo sicuro a mangiare e ti fa passare una giornata spensierata e leggera? Se volete a tutti i costi una risposta, é no! Tentiamo una passeggiata sotto e sopra le scogliere, raccogliamo qualche sasso bucato di gesso bianco, poi quando anche il tramonto sfuma, ci salutiamo davanti ad una birra, con i piedi sprofondati nella soffice moquette del waterfront pub. Lui torna a Londra e io nella mia cameretta a guardare Tall girl mentre la famiglia indiana che mi ospita riceve i parenti per guardare la tv insieme.
torinese alle mie spalle, alla completa sorditá che spesso mi auguro e che, complici la pressione e il raffreddore, ho avuto l' ebrezza di provare; il viaggio in moto col sole in faccia, l' accoglienza festante dei gabbiani, il vino, la serenitá, la terrazza deserta e illuminata, il vento caldo di sole che spargeva per la baia le nostre minchiate.
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