La prima mattina Singaporense mi trova sveglia già alle 7:30, ma siccome questo viaggio non è come gli altri, con i minuti contati e il programma impostato su " VAAAAI!", me la prendo comoda, ancor più che ho il mio solito problemino del mal di terra che mi si ripropone ogni volta (certi svarionazzi mentre sono per strada che mi sembro una partoriente)..quindi, esco per le 9 e mi dirigo verso la fermata della metro di Lavender in direzione Raffles Place, alle spalle della Baia da cui ammirerò lo skyline della città.
Nonostante il caldo la passeggiata è stupenda, la città è ordinata e pulita e mi trovo a camminare notando il gradevolissimo silenzio che mi circonda. Attraverso il fiume, prendo il sottopasso oltre il museo che propone statue e manufatti dell' antica Sumatra e di fronte a me, dall' altra parte dell' acqua, alta nel cielo c'è un' astronave parcheggiata su 3 grattacieli un pò incurvati da tanto peso, se ciò non bastasse a farmi cadere la mandibola, l' astronave è anche un magnifico giardino pensile, ne vedo le palme da qui!
Ruotando di 180° sulla mia destra una selva di grattacieli, capeggiati dallo spruzzo continuo che fuoriesce dalla fauci del Merlion, il simbolo di Singapore, eretto nel 1972 dal primo ministro, quale accoglienza alle genti in arrivo via mare, un pò come la statua della libertà, anche se le dimensioni sono decisamente diverse..Merlion, come intuibile, è una parola formata da due, la crasi quindi, della parola inglese MERmaid ( sirena ) e LION come si evince dalla foto sotto.
Nel cielo ora vedo anche le "corolle " di tanti alberi di metallo con una passerella gialla sospesa che gli passa in mezzo e poi dietro ancora il complesso dei 3 grattacieli incurvati con tante bouganville ad ogni piano, e la navicella pensile che mi ricorda tanto "Laputa, Castello nel cielo", bellissimo lungometraggio del genio di Miyazaki.
Giro giro in lungo e in largo, guardo anche un pò i Singaporensi che vengono qui a passare qualche ora, a sdraiarsi su un prato, guardo turisti di altri paesi e loro guardano me, tanti orientali, da ogni parte, Cina, Giappone, Malesia, Filippine, Corea, Indonesia, India, inizio a distinguere i tratti somatici, poi quando mi scarica la macchina fotografica rientro in Ostello, distrutta e puzzolente, per scoprire che nella mia camerata da 8 sono rimasta l' unica ospite! Eppure giuro che la puzza di piedi non era la mia! Vabbè poco male, vorrà dire che mi alzerò più tardi!
Mi riprendo qualche ora e poi sono di nuovo in strada verso Chinatown, ai giardini ho scoperto che secondo il calendario cinese questo è l' anno del cavallo e a giudicare dai cartelli pare che fino al 28 rischi di vedere qualche spettacolo di dragoni danzanti. Fatalità, anche il 1978 mio anno di nascita cadeva sotto lo stesso segno, mi sento di prenderlo come un buon auspicio..aver deciso di venire da questa parte del globo proprio nel 2014...wow..fatalità..
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