giovedì 3 aprile 2014

#Waitomo #caves #blackabyss#newzealand



Avendo preso coscienza di essere stata risparmiata dalla brutalità di Anita, la vecchia incallita, sfido la sorte, non solo andando a fare colazione rubandogli una bustina di tè, ma occupando il posto migliore nella veranda all' aperto che da sull' alba, e appoggiando inopportunamente i piedi sul tavolo di legno cesellato dalla stessa vecchiaccia con il nome suo e della befana sua amante, che mi saluta a denti stretti mentre lancia un' occhiata irritata in direzione dei miei piedi!
Non è il caso di stuzzicarle oltre, tolgo il disturbo e mi dirigo con tutte le soste del caso verso la meta della giornata: le Waitomo caves.


Passo Meremere, Rangiriri e mi fermo a Ngaruawahia perchè leggo che qui si trova la Turangawaewae Marae, sede della tribù Waikato Tanui, uno dei luoghi considerati tra i più importanti per i Maori, è infatti la residenza ufficiale del sovrano  in carica, tale Tuheitia Paki, e la guida mi ricorda che essendo luogo sacro, non è aperto ai turisti..si..( conoscete ormai questa tipologia di affermazione, vero? vuol dire " credici!"), aspetta e vedi..come una sbruffona di Begato parcheggio la Lancer davanti all' ingresso , scendo ed entro nella loggia, sento una signora che parla e sulla mia sinistra, su un tavolino c'è un registro dove gli "ospiti" devono indicare nome, paese di residenza e ufficio governativo per cui lavorano. Io scrivo i mio nome, il mio paese di provenienza e che sono un visitatore privato! La tizia finalmente mi vede e mi viene incontro chiedendo se può aiutarmi, io chiedo se posso visitare la sala dove il re si riunisce con il governo, che è proprio di fronte a me con tanto di porta aperta, lei si mette a ridere perchè i turisti, come già detto non sono ammessi, ma si rende conto che ormai siamo in ballo, la porta è aperta, quindi tutto sto segreto di stato è andato a farsi friggere, in più, io paracula le dico che ho anche firmato il registro..ride ancora e mi manda uno strano essere con gli occhi di vetro che mi fa da cicerone nella sala riunioni. Così mi mostra tutta la dinastia dei re Maori dal primo eletto all' attuale, mi spiega che ogni anno in questa sala, i capi di tutte le tribù vengono a firmare un decreto che garantisce la rielezione del sovrano, anche se in realtà è solo un rituale, in quanto il re in carica non può essere deposto, ma in ogni caso così è sancito che la cosa sta bene a tutti, e per un' altro anno si queta!
Il soffitto di questo edificio, non è a volte, non è a botte, ma è decorato con tavole dipinte con motivi della tradizione maori. Soddisfatta del mio risultato decido che ancora non ne ho avuto abbastanza di cascate, così mi sparo sti 30 km di curve per raggiungere le Bridal veil falls: 55 metri di getto unico che si lancia da una fenditura nella roccia verso un laghetto circolare. Le osservo prima da sopra, poi di lato, poi da sotto..sono bellissime.




Riparto da Whatawhata, supero Hamilton che è la 4 città per grandezza del paese, quindi decisamente troppo caotica per me, Ohaupo, Kihikihi e mi fermo per una passeggiata a Otorohanga, questa cittadina è carinissima, ha un sacco di disegni appesi a delle aste sopra i tetti dei negozi, che non corrispondono per forza al genere trattato da questi, per esempio c'è una torta Pavlova sopra un' agenzia immobiliare. Finalmente riesco a comprare una cartolina, la prima della Nuova Zelanda, e che diamine..un' impresa trovare un gift shop!


 La prossima tappa è il quartier generale del Black Water rafting, forse il più famoso degli organizzatori di tour all' interno delle grotte, le proposte più interessanti sono tre: una blanda che ti porta a vedere le grotte dove vivono gli scintillanti Glowworms (un pò di pazienza e spiego tutto!), a bordo di ciambelloni salvagenti, una più tecnica da 4h completamente asciutta dove si scala e ci si arrampica nella parte alta delle caves, e una completa, della durata di 5h che è quella che vi vado a raccontare...
Dopo una bella dormita al backpackers hostel sopra il Black water centre, alle 11 mi presento al banco di ritrovo per iniziare la mia avventura nelle grotte, i miei compagni di viaggio sono Nick & Summer da San Francisco e Fabius ( eh lo so..) da non ho capito dove, ma parlava un inglese con cadenza indiana, quindi uno di quei posti lì. A guidarci negli abissi Ben, anche detto Flash, lui dice che non c'è un motivo, e Zyon, un omino con 3 dita uguale a Smigle ( prima di diventare Gollum), tanto gentile che ci fa il training.
Prima parte, la vestizione: muta, calze, giacca, scarponcini di gomma..tutto-completamente-fradicio! Passamontagna, elmetto con torcia, imbragatura, moschettoni di sicurezza, apparato per far scorrere la fune, per calarsi col verricello nel buco d'ingresso di 35 metri che ci porterà nelle profondità della terra. Arriva il mio turno, l' ultima, mi assicuro alla corda, piedi nel vuoto, mano destra dietro la schiena e rilascio dolcemente la fune per calarmi nel buco..bellissimo..tocco terra, mi sgancio e tutto intorno è roccia ondulata, basalto, strati e strati di conchiglie, fondale oceanico pressato e adesso ci sono dentro, camminiamo un pò in questa cattedrale di pietra, illuminata solo dalle torce dei nostri elmetti, ed ecco un' altra prova, la flying fox, ci lanciamo nel buio agganciati ad una carrucola fino ad arrivare in piano dove ci sganciamo per metterci seduti sul bordo, faccia all' acqua sotto di noi, a bere cioccolata calda e mangiare un biscotto cocco e nocciole, e un secondo dopo, tuffo con ciambella nell' acqua più fredda mai toccata in vita mia..alla fine della giornata Ben mi dice che ora siamo intorno ai 12 gradi e d' inverno scende a 6..per me è assolutamente sotto zero! Belin ma mi avete appena dato da mangiare!! Ora vomito nelle caves!
Con la faccia dello spasmo muscolare da assideramento inizio a tremare ma sguazzo col culo incastrato nel ciambellone di gomma nero, una corda fissata alle rocce rende tutto più scorrevole e guardo in su mentre cerco di dimenticare il freddo, è fantastico, il soffitto di pietra modellato che crea nicchie e angoli in cui mi piacerebbe incastrarmi, tutti gli anfratti della roccia che mi passano davanti mentre scorro comodamente seduta sull' acqua, finchè ci fermiamo a raccogliere un pò di fango per decorarci a vicenda le facce, Fabius e Summer devono decorarsi in stile moderno, io e Nick, in stile cavernicolo, invece Nick mi esce come un' ape aborigena con grosse sopracciglia e baffi nazi, eh ma l'arte..così conciati ci incastriamo in un trenino di ciambelle mentre Ben ci traina verso le profondità. Poi chiede se tra noi c'è qualche fan del Signore degli anelli, la grotta risuona di tanti "me, me, me!", e quando inizia il preambolo tutti ci immaginiamo Gollum e i suoi 500 anni di innaturale giovinezza, passati lontano dal mondo, nascosto nelle grotte, invece lui ci mostra una stalattite che ha le fattezze di Gandalf! Poi spegniamo e le torce e alziamo i nasi al soffitto, un meraviglioso disegno di lucine azzurre risplende nell' oscurità, creando geometrie per centinaia di metri, lasciandoci stupefatti: sono i Glowworms, o meglio, come ci spiega Flash, dopo averci preso per i fondelli dicendo che erano Led e che non ci avrebbero rimborsato il prezzo della visita, sono il frutto di enzimi e sostanze digerite dai Glowworms, quindi in pratica, luminescente, spettacolare..merda!


Ma siccome non sarebbe molto attrattivo ai fini commerciali, ufficialmente si dice "visitate la glowworms cave, praticamente è " venite a vedere la glowworms shit! Continuiamo a scivolare sull' acqua a naso in su, nel silenzio più totale, assorbiti da tanta naturale espressione di bellezza, ma bene attenti a tenere la bocca chiusa, che non si sa mai!


Poi facciamo finalmente la conoscenza del glowworm..il vermino in se stesso quando nasce è un puntino attaccato alla parete, poi piano piano si allunga verso il basso e inizia a muoversi velocissimamente sul soffitto della grotta per preparare il suo terreno di caccia, questi fili che pendono dal soffitto e irradiano questa lucina blu, non sono altro che un tentativo astuto di procacciarsi il cibo, fornito da zanzare e mosche che vivono nelle caves. Scambiando la luce dei glowworms per uno spiraglio da cui filtra la luce , quindi una possibile via d' uscita verso l' esterno, ci si fiondano contro incappando nel filamento traditore che le invischia e le paralizza ,così finendo in pasto agli astuti vermetti. Torniamo indietro acciambellati fino al punto in cui ci siamo lanciati in acqua dopo il biscotto, che è ormai un lontano ricordo, e senza più sensibilità ai piedi iniziamo ad avventurarci tra rocce e acqua sempre più alta e più fredda, con l'incedere tipico del doposbronza nei caruggi il venerdì sera. Mentre sono tutta un tremito penso alla straordinaria avventura che sto vivendo, questo posto è indescrivibile e vorrei tanto avere una macchina fotografica per incazzarmi di quanto non riesco a immortalare per la mancanza di luce, è tutto così sinuoso e morbido e perfettamente modellato e noi ci infiliamo in buchi circolari e strisciamo dentro tunnel di roccia e gattoniamo tra labirinti di fango, nuotiamo sotto archi perfetti e scaliamo pareti con incastri fatti apposta per le nostre mani, poi scivoliamo verso le cascate, ci lanciamo in pozze gelide e strisciamo tra pareti che si sfiorano finchè sbuchiamo all'aperto da un buco oltre una cascata, sono stanca, ho i capelli di una strega pazza, ma con un giorno di anticipo posso dire che questo è un bellissimo compleanno! E le dita dei piedi ci sono ancora tutte, le ho contate!

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