venerdì 25 aprile 2014

#Brisbane#Darwin#Campervan#Kakadu#Nourlangie#Edithfalls


Dopo il pomeriggio divertente passato tra gli scivoli del Wet n' wild, torno nuovamente a dormire a Brisbane, tanto non c'è posto neanche volendo passare la notte in macchina in un caravan park, perchè mi hanno chiesto la bellezza di 55 Aud, e in città dormo per 26! Resta da decidere come passare l' ultimo giorno in cui avrò a disposizione la Toyota..domani arrivano le teste coronate in città, il Duca e la Duchessa di Cambridge, e il South bank sarà assediato da fotografi e civili che vogliono vedere il piccolo George! Io quindi parto la mattina per la Sunshine  visto che la Gold coast è inavvicinabile per il traffico. Mi fermo alla spiaggia di Peregian beach e mi rilasso tra le dune di sabbia silicea, il cielo è anche oggi completamente azzurro, senza nuvole e il brutto tempo di una settimana fa sembra non esserci mai stato. L'indomani è Pasqua, e io ho una promessa da saldare ( guarda te in cosa mi vado invischiare proprio la settimana della resurrezione..tra l' altro ho scoperto che in inglese resurrection è la pratica di soccorso che si presta alle persone che hanno perso conoscenza..che potenza!)..quale giorno più blasonato per fare il mio ingresso in una chiesa? Ecco qua, visto che la cattedrale di St. John mi era piaciuta per la sua somiglianza con S. Lorenzo di Genova, torno li e trovo una grande funzione con canti drammatici e cupi, che parlano di conquista e fedeltà, vicino a me si siede questa signora anziana con un grosso ciuffo di capelli argento che si fa passare davanti alla fronte come una grossa frangia gonfia e vanno a finire dietro un orecchio, fermati da probabilmente alcune forcine ben mimetizzate,inizia subito ad attaccare bottone e parla spedita dando per scontato che io capisca tutto quello che dice, poi mi fa tenere l' opuscolo con i canti e insieme al resto della chiesa intona il coro. Finita la funzione, per fortuna sono arrivata all' ultimo, una processione di toghe e vesti bianche sfila in mezzo alla chiesa, con scettri, bastoni ricurvi, cappelli a punta e libri dorati mostrati a braccia alzate..non so niente della chiesa anglicana..mi sembra tutto così..massonico, in realtà non so niente neanche degli altri ordini, ma purtroppo non posso più permettermi di giudicare, così non mi resta che imparare qualcosa. La prima cosa che apprendo è che ci servono la colazione! Torte, frutta fresca, thè ( oddio, è appena arrivato un opossum sotto il tavolo che uso come scrittoio nel campeggio di Katherine Gorge!!), poi inizio ad ascoltare tutto quello che Phyllis conosce della storia inglese dei monarchi e delle varie lotte di potere per occupare il trono..ha una memoria incredibile, si ricorda tutte le date e persino tutti i nomi, che sono un casino perchè sono un tripudio di George, Henry, William, Charles ed Elisabeth, Victoria e Mary..quanti figli hanno avuto, con chi, che ruolo hanno coperto, a che età sono morti, a che età sono saliti al trono e per quanto tempo, poi fa collegamenti con la situazione politica degli altri paesi, la rivoluzione francese, poi il cercare regnanti in Germania, poi Mary sorella di Elisabeth che per salire al trono occupato dalla sorella è diventata regina di Scozia, e ogni tanto, come tutte le persone anziane, ma forse come tutti quelli che stanno tenendo i fili di centinaia di storie intrecciate tra loro, perde il bandolo della matassa, per fermarsi con gli occhi rivolti al cielo a dire "fammi ricordare..", io rimango inebetita ad ascoltare tutti quei passaggi e mi vergogno di non ricordare assolutamente niente della storia italiana studiata a scuola, se qualcuno mi chiedesse cenni storici sull' impero romano io non saprei citare neanche un episodio. La chiesa è ormai vuota da un pezzo e per mandarci via tentano la strategia della prova dell' organo sparato a 1000 decibel, ma Phyllis non si ferma, alza solo la voce e continua a inanellare date e nomi, poi esausta tenta di bere finalmente il suo thè, ormai freddo e invece lo rovescia sul pavimento della cattedrale, stavolta ci guardano storto, così la saluto, e le do appuntamento per la prima domenica di Maggio , sempre a St. John, tanto lei sarà di turno al banco della somministrazione del thè!
Il pomeriggio è andato, ed è nuovamente tempo di partenza, quindi dopo aver ascoltato via radio tutte le news riguardanti la visita reale, con tanto di interviste alla folla sull' abbigliamento della duchessa e la maglietta del piccolo George con nome, che verrà prontamente riprodotta facendo la fortuna della azienda che ne venderà a migliaia, mi preparo per prendere l' ennesimo volo interno, il terzo escludendo quelli per la Nuova Zelanda che ovviamente sono internazionali. La mia destinazione, a distanza di 3 anni è nuovamente Darwin, e la cosa mi inquieta, visto che la prima esperienza col Top end non si era rivelata delle più fortunate. Anche questa volta, come allora ho noleggiato un camperino, e più si avvicina il momento del ritiro, più sale l' ansia di ripetere la triste esperienza precedente, quando il farabutto renter della Traveller Autobarn mi aveva rifilato un mezzo puzzolente, con cambio rotto, che mi ha lasciato a piedi dopo pochi km, nel parcheggio del supermarket in cui mi rifornivo, in previsione di visitare i parchi Kakadu e Litchfield.


Ovviamente la compagnia di noleggio questa volta è un' altra, ma gli abitanti di questa remota zona del Northern territory hanno la fama di essere i più squinternati d' Australia, perciò non mi fido, invece alla Cheapa campa lungo la Stuart hwy, trovo un ambiente professionale e preparato. Tracy, la mia noleggiatrice ha quel modo di fare accomodante da maestra dell' asilo, che ti spiega nei minimi dettagli come comportarti nel caso dovessi travolgere un Dingo o un Canguro, perchè meglio tirare sotto un animale e proseguire evitando sterzate, che rischiare di capottarsi e finire l' avventura tragicamente, addirittura scende nel dettaglio illustrandomi il rotolamento dell' animale sul lato della carreggiata, cosa che devo assolutamente augurarmi in caso di collisione..la guardo agghiacciata..oltre a questo, se vedo rapaci sulla strada intenti a spolpare carcasse, non devo nè frenare, nè accellerare, per evitare che mi si avventino contro il vetro anteriore, ma procedere a velocità costante. Inoltre devo fare attenzione ai grossi bufali con corna dritte, che amano attraversare le strade e defecare al centro della carreggiata enormi sotte cilindriche, e magari non farmi domande sulla tipologia di sfintere che possa produrre simili opere d' arte.


Sono pronta per partire, intimorita a dovere dallo slogan "il mezzo possiamo ripararlo, te no!" percorro la Hwy che attraversa il Kakadu np, dove ben presto scopro che ogni billabong, cascata e luogo d'interesse acquatico, non è praticabile causa "crocodiles everywhere"..uff..sono tentata di prendere un piccolo aereo per sorvolare le cascate, che sono rigogliosissime visto che la stagione delle piogge è appena finita..però 240 Aud sono troppi, così proseguo..ben presto trovo una valida alternativa a Nourlangie rocks, che in realtà scopro portare il nome sbagliato, un cartello all' ingresso del parco infatti dice che il luogo con quel nome è più avanti e che gli Europei non hanno capito una cippa, quindi il popolo aborigeno del luogo chiede di chiamarlo col suo vero nome, ovvero Burrunggul.


Oltre ad essere un posto magico perchè pieno di storia aborigena, risalente a oltre 20.000 anni fa, su alcune pareti si trovano disegni rupestri che rappresentano scene di caccia, cerimonie danzanti e alcuni protagonisti della creazione secondo i canti che ne narrano le gesta, il serpente arcobaleno, Namarrgon l' uomo fulmine e Nabulwinjbulwinj, uno spirito pericolosissimo che mangia le donne dopo averle colpite lanciandogli patate dolci!


Provo a scrutare le acque di ogni creek che oltrepasso, in cerca di coccodrilli, ma non vedo niente, solo un bellissimo tappeto di ninfee gialle che spuntano fuori dall' acqua e che potrebbero nascondere qualsiasi tipo di mostro spaventoso.


Il parco non mi offre molto di più purtroppo ( a parte un corpo di Bufalo decapitato probabilmente per usare il teschio per imbellire la parete principale del salotto!), quindi, dopo una notte in una piazzola deserta, a mangiare polpette asserragliata nel camper, sotto lo sguardo famelico di centinaia di zanzare che cercano la via d' accesso tra la rete che protegge le finestre, spero in un pò di vento che mi consenta di sopportare i 35 gradi con 73% di umidità per passare indenne anche questa notte: dopo il tourbus delle vecchie in Nz, l' hotel dell' orrore a Paeroa,è il momento della piazzola della morte di Kakadu, al buio, tra chissà quali animali che si aggirano nei dintorni. C'è una cassettina vicino al cesso che dice di lasciare 5Aud per la notte e le proprie generalità, ovviamente finchè non so di passare la notte non pago proprio un cacchio e se viene un ranger a chiedermi qualcosa io mica apro.." amico, io ho visto Wolfcreek , e manco solo l'1, pure il 2!!".




Invece anche stavolta mi sveglio col sole, e riparto dopo una colazione all' aperto nella piazzola che alla luce del giorno non fa poi così paura, pane e nutella, una tazza di latte e via lscio il Kakadu in direzione Pine Creek, per poi scendere sulla strada per Alce Spring, in direzione Katherine. Poco prima di arrivare in città vedo l' indicazione per le Edith falls, e sono accessibili! Posso fare il bagno nella grande pozza in cui si getta la cascata senza pericolo di attentati di coccodrilli, anche se poi attraversando il ponte per arrivare alla sponda est vedo una gabbia in acqua per lucertoloni..


Nuoto per raggiungere la cascata guardandomi intorno, arrivo a lato del getto e mi aggrappo alle pietre per non farmi spingere via dalla corrente, due pazze stanno scalando la cascata, non è molto alta ma sembra potente, ce la posso fare..in pochi minuti sono su e zampetto tra le rocce rosse tra cui scorre il fiume, oltrepasso le due esploratrici e vado avanti, lo scenario che mi si apre davanti è da paradiso terrestre, una cascata a getti larghi sulla sinistra da vigore al fiume, mentre tutto intorno pareti di rocce rosse e ocra come tanti gradini incastrati gli uni sugli altri, i colori ancora una volta sono l' ingrediente segreto di questa terra magica, il cielo blu senza nuvole, la vegetazione verdissima, le rocce hanno u colore tra il rosso e il bronzo, cangianti come certe stoffe che usava mia mamma negli anni 80 per confezionarsi casacche da scarabeo, saltello ancora più avanti, voglio andare oltre e vedere che c'è..e c'è...un masso enorme con sdraiato sopra un tronco bianco lisciato da acqua e vento mi fa da panchina, mentre ammiro, per qualche minuto, l' enorme lago che ho davanti sul cui sfondo un' altra meravigliosa alta cascata, che saltella su altri gradini di roccia nera prima di perdersi in acqua tra spruzzi bianchi, se devo pensare ad una sensazione provata per la scoperta di Eldorado mi viene in mente questa che sto provando adesso. Non mi fido a tuffarmi, il pericolo crocchi era scampato per la pool iniziale, ma qui? E poi la natura mette i massi in acqua alla giusta distanza perchè io possa saltellarci sopra per proseguire la mia avanzata, e mentre saltello io, tra le gambe mi saltellano centinaia di micro ranette scure. Quando torno sulle rocce al bordo dell' acqua cerco sempre di ricordarmi di guardare tutto intorno perchè i crocchi mica sono veloci solo in acqua, stanno anche fuori e possono anche scendere dall' alto in pochi secondi, non sembra ci sia pericolo. Ora viene la parte più dura, per arrivare a scalare la cascata devo aggirare tutta la sponda e c'è un pezzo dove le rocce sono bagnate e scivolose per lo stillicidio continuo dell' acqua, passato quello scalo i gradini che mi portno in cima al getto e mi ritrovo in due enormi vasche tra cui scorrone le rapide, oltrepasso anche quelle e dopo questa immane prova da capra di montagna, come una belina scivolo su una roccia piatta, sgrabellandomi una gamba, arrivo alla pool superiore, dove una decina di persone è arrivata dal trail di un' ora che partiva dal basso, io c'ho messo metà del tempo e passando in solitaria attraverso scenari indescrivibili.


Scalo un' altracascatella, raggiungo altre due pozze, a sto punto la presenza della gente poco sotto mi rassicura e mi tuffo, risalgo sulle rocce fino in alto, ridiscendo sotto lo sguardo preoccupato dei bagnati, e mentre scendo trovo una spaccatura tra le rocce rosse che termina in una pozza profonda a forma di cuore..cacchio perchè non ho una macchina fotografica idrorepellente! Scendo lungo un' altra cascata, mi tuffo, nuoto fin sotto il getto e mi faccio spingere fino a riva..sorrido qua e la e faccio tutto il percorso a ritroso fino alla prima pool. Appena scendo la cascata che si getta nel lago riincontro le due esploratrici, mi chiedono, gli racconto, ci scambiamo commenti, poi la bionda mi chiede se voglio bere dalla sua borracciona che porta sulle spalle come uno zainetto, dice " cocktail", penso qualcosa di zuccherino e fruttato..macchè..vodka e cola..alla faccia..e poi vi mettete a scalare le rocce..auguri sorelle! Sono felice felice felice, purtroppo senza foto, ma con il ricordo che spero non mi abbandoni mai.



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