venerdì 11 aprile 2014

#Rotorua#Wai-o-tapu#gyser#ladyknox#artist'spalette#champagnapool#mud#tongarirocrossing#lordofthering#mountdoom#volcano#ruapeho#redcrater


Mentre guidavo verso Rotorua, dopo l' incredibile avventura delle caves, credevo che difficilmente qualcos' altro avrebbe potuto eguagliare la giornata appena trascorsa, in realtà sono stata ben contenta di ricredermi, almeno in ancora due occasioni..ma procediamo con ordine: arrivare a Rotorua è stata una mezza impresa, pioggia, cielo plumbeo, strade interrotte con conseguenti inversioni e traffico congestionato nei pressi di Hamilton, ricerca spasmodica di una strada alternativa per bypassare il blocco stradale.. alla fine, come un miraggio, mi accoglie la città fumante..dai tombini e dalle feritoie lungo le strade si alzano nuvole di fumo puzzolente, l' aria è calda e impregnata di zolfo..sembra di stare all' inferno.


La mattina mi sveglio di buon' ora per non perdere l' eruzione di Lady Knox, un gyser che alle 10:15 da il buongiorno alla valle di Wai-o-tapu, mentre sono li che aspetto mi chiedo come sia possibile una tale precisione in natura..inizio a nutrire qualche dubbio sulla veridicità del fenomeno, ma ecco che arriva un addetto del parco a svelare l' arcano..un tempo, non lontano da qui stava una colonia penale, un paio di detenuti che volevano lavare i vestiti nelle acque delle fonti sulfuree della valle, hanno a loro spese scoperto quali possono essere gli effetti del sapone mischiati ai gas sprigionati dalla terra..per riproporre lo spettacolo, il ranger ne versa un sacchetto nella bocca conica del gyser che inizia a ribollire fino a creare un getto sempre più alto e potente, lo spettacolo è strabiliante e senza fine..dopo 10 minuti, la massa compatta di turisti abbandona l' arena creata apposta per l' odierna esibizione e rimaniamo solo noi due..lady knox, che continua imperterrita a sputazzare acqua calda e fumo, mentre io la osservo e la fotografo da ogni angolazione, la abbandono alle 11:20 mentre è ancora li che innaffia e borbotta..non rammaricatevi quindi se non siete puntuali, la signora da spettacolo per più di un' ora e probabilmente vederla sfuriare in completa solitudine è molto più soddisfacente!



Il resto della valle è altrettanto poetico, tra crateri formatisi dal cedimento del terreno a causa dell' erosione di gas e acqua bollente e pozze di acqua fumante di vari colori grazie all' azione di diversi ossidi: il viola per l' ossido di manganese, il rosso\marrone per l' ossido di ferro, il giallo per lo zolfo. In particolare la "pozza bollente" più bella del parco è denominata Artist's palette e pare che a causa di terremoti e assestamenti siano emersi in superficie vari ossidi che il vento ha contribuiti a spargere in diverse direzioni, creando così l' effetto tavolozza del pittore!




Quando ero pivella in campagna, durante le prime grigliate che si facevano al fiume di notte, ho scoperto che potrei stare ore a guardare le fiamme di un falò che scoppiettano e si contorcono in forme ipnotiche tra i colori del giallo, del rosso e del blu, pensavo non ci fosse altro in grado di inebetirmi e catalizzare il mio sguardo facendomi perdere nei miei stessi pensieri, invece oggi ho scoperto che anche il fango mi fa lo stesso effetto, e così mi sono trovata a fissare con la bocca aperta tipo belina davanti alla tv, quest' enorme pozza,la mud pool, densa e griglia che ribolle ed esplode creando forme per poi reinglobarle e ricominciare a plasmarne altre.


Quando poi il caldo si fa insopportabile decreto giunta l' ora di levare le tende e cercare qualcosa di speciale per concludere questa bella giornata in cui divento più grande anche di età e non solo di esperienze! Poco fuori dal centro città c'è la partenza della Skyline gondola, una cabinovia che mi porta in collina, verso una cenetta a buffet con vista su Rotorua by night, con ogni ben di Dio, un banco dedicato ai frutti di mare, uno ai piatti caldi tra cui alcune proposte asiatiche, un banco con griglia dove un omino cuoce carne di agnello, braciole di maiale, bistecche, accompagnabili con un' infinità di salse, il reparto arrosti e roastbeef vicino con contorni di patate kumana (quelle dolci) e verdure grigliate, un reparto formaggi, uno dolci con omino che fa le crepes sul momento e davanti a sè ha un tavolo di salse, miele, cioccolato caldo, e guarnizioni varie e infine, il frigo dei dolci con mousse al cioccolato, cheesecake al passionfruit, torta pavlova, e altre prelibatezze.


Per comodità e per vicinanza prendo la gondola, perchè avrei potuto benissimo rotolare a valle senza problemi, visto che sono piena come un uovo, anzi, domani, se ho voglia di tornare posso scendere a bordo di una macchinina tipo bob, che ha un manubrio che fa anche da freno, su tre differenti percorsi, uno panoramico, per le schiappe, uno intermedio e uno avanzato da veri campioni! Dico solo che rischio di capottare 2 volte!


Invece, la discesa della collina dentro lo zorb, una palla trasparente che rotola con te dentro che sballotti, decido di evitarla perchè se vado avanti così rimango davvero senza soldi prima del tempo! Questa Nuova Zelanda è un pò troppo cara! Capisco l'isolamento, ma ti fanno pagare tutto, e a prezzi decisamente alti, anche per questo motivo salto a piè pari i villaggi Maori, ricostruiti per abbindolare i turisti, e poi in alcune foto di rappresentazioni di danze rituali che ho visto nelle locandine e opuscoli in giro per la città, i tradizionali Moko, tatuati sulla faccia, sono fatti a pennarello!



Imbocco quindi la Explorer thermal highway, che come simbolo ha il getto di un gyser e mi dirigo verso Taupo, con il suo immenso lago, incorniciato dalle cime dei vulcani del Tongariro National Park, a cui sono diretta, per una bellissima passeggiata di 19 km tra crateri e laghi colorati nell' epico scenario del Monte Fato della terra di mezzo di Peter Jackson, il pluripremiato regista della trilogia del Signore degli anelli, che ha interamente ambientato in Nuova Zelanda, sua patria, il più grande capolavoro della letteratura fantasy di J.J.R.Tolkien.

Come base per l' escursione mi trovo un bel lodge montanaro, con tanto di vasca circolare riscaldata, che domani, al ritorno dalla sfacchinata vulcanica mi farà un gran piacere.

La mattina mi sveglio che fuori è ancora buio, mi preparo lo zainetto con le provviste necessarie e salgo sul pulmino che mi porta alla partenza del Tongariro Crossing, il cielo è un pò velato, ma il sole riesce a uscire comunque..7:30, mi avventuro lungo una vegetazione bassa e ispida, ma con bellissimi colori, il Ngauruhoe alla mia destra, rocce laviche sulla sinistra, i primi 4 km sono pianeggianti e pittoreschi, poi si comincia a salire dopo le Soda springs, ogni scorcio mi sembra qualcosa di già visto, cerco di immaginare Frodo e Sam che si aggirano per queste lande, che salgono tra le rocce cercando la via per il nero cancello di Mordor per andare a gettare l' anello nella lava del Mount Doom, in cui un tempo venne creato per dominare la terra di mezzo e tutti gli esseri che la abitavano, uomini, elfi, nani e piccoli hobbit.


Mi sento un pò nerd, quindi la smetto e cerco di parlare unicamente del panorama..e degli altri camminatori che incontro lungo il cammino, perchè alcuni sono veramente stravaganti! Intanto ci sono una grande quantità di rubiconde donzelle sovrappeso che sembra minàccino di rotolarti addosso ad ogni passo, mentre ti precedono con quell' incedere un pò traballante e sudaticcio di trecce e calzettoni esplodi-polpacci, i cinesi invece affrontano la scarpinata in camicia e giaccavento, per poi finire sbrindellati dopo pochi km, sudati, stanchi, mentre si abbuffano ad ogni sosta, per poi riprendere appesantiti e pallidi dondolando mezzi curvi dal peso delle macchine fotografiche.

Finita il primo pezzo spacca ginocchia, si arriva ad un pianoro dominato dal vulcano Ngauruhoe che mostra le diverse colate laviche nell' arco del tempo, si riconoscono dai differenti colori, le più recenti hanno tonalità rossicce e risalgono al febbraio 1975, poi altre più marroncine sono dell' estate del 1954 e della primavera del '49, sarà un caso che negli stessi periodi nascevano i miei!?! le più scure infine risalgono al secolo scorso e a colate preistoriche.


Passato questo punto le rocce iniziano ad assumere una colorazione giallo-rossastra che il forte vento ha levigato e scalfito creando pinnacoli da Monument valley, si sale ancora un pò e sotto di noi si apre una profonda valle desolata e brulla. Il sentiero si inerpica ancora e se guardo su, davanti a me, vedo una scia di piccole formichine che salgono sul fianco della montagna..devo arrivare lassù anch'io, sono le 11:30, perciò in marcia!

Alla sommità del monte si apre uno scenario da pianeta Marte, sotto di me una profonda gola illuminata dal sole con pareti rosse brillanti e nere come la pece, con una fenditura al centro che da qui sembra un ingresso, un portale verso il cuore del cratere, mentre più avanti, dopo aver compiuto un mezzo giro intorno al rim, mi si mostra come una grande vagina...che sia questo l' apparato della grande madre terra?


Forse è da qui che è nato tutto..o forse è solo il caldo, sommato alla fatica..ma ora si scende, verso gli emerald lakes e il blue lake, scintillanti, splendenti, riflettono il sole sulla superficie lasciando attoniti anche i cinesi che si riprendono dopo l' ultima fatica per poi discendere tra la polvere nera che gli riempie le scarpe.


Sosta panino, a bordo lago, poi lo scenario cambia e si aprono i monti verso il Lago Taupo, il sentiero adesso è una biscia scura tra la vegetazione rada, tutto anse, a scendere a valle, sulla destra il Ruapehu fuma vistosamente e mi scappa la pipì!


Aumento il passo, supero, innesto la marcia da spirito di sopravvivenza: o ti sbrighi o te la fai addosso! Poi già che ho preso il ritmo continuo a bomba fino in fondo..ora è una questione di cronometro, voglio recuperare un pò del tempo perso tra foto e ammirazione del paesaggio e stare entro le 7h. Arrivo alla fine del percorso alle 14:44, stanca e accaldata mi butto su un esagono di legno, su cui mi addormento dopo aver fagocitato l' ultimo pezzo dei 200gr di cioccolata, che mi sono inglobata lungo il cammino, poi arriva il mio pulmino che mi riporta al lodge tra ciondolamenti di testa e lo scampato acquazzone che ora si abbatte sul lunotto..che culo!

Mi immergo nella tinozza fumante con grande sollievo di muscoli e articolazioni, finchè i cinesi non vengono a reclamare il loro turno..di li a poco mi addormento in un sonno profondo, sognando di occhi infuocati, piccoli hobbit e oscuri signori..alla prossima puntata..

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