sabato 20 ottobre 2018

Da Taipei a Taichung, dal nord al centro, la regione delle montagne

12/10/2018 Lo zaino è pronto e manca ancora qualche ora alla mia partenza per Taichung, quindi lascio il bagaglio in reception decisa a sfruttare fino all' ultimo minuto la mia metro card 24h. Faccio colazione per strada in una bakery in stile occidentale, con una golosa fetta di torta al cioccolato e mi infilo nella metro in direzione Tamsui per andare a visitare il Tempio di Confucio. 



In realtà miravo al Baoan, che sta proprio di fronte e pare essere il più bello della città, riconosciuto pure dall' Unesco, ma purtroppo lo trovo chiuso fino alle 17. Comunque il Tempio di Confucio è molto grande e bello e oltre alle tipiche strutture in stile cinese, ospita stanze interattive che raccontano gli insegnamenti del maestro e un Teatro.




Prima di entrare nel giardino trovo lungo il marciapiede le statuette delle tre scimmiette "non vedo, non sento, non parlo", con l' aggiunta di una quarta con le braccia dietro la schiena, che mimano alcuni famosi temi filosofici di Confucio: " non agire impropriamente, non guardare in maniera scorretta, non parlare in modo inappropriato, non ascoltare ciò che è inappropriato" , lievemente differenti dalla nostra trasposizione omertosa. 




Mentre mi trovo nel cortile prinicipale, un rumore assordante mi costringe ad alzare lo sguardo e osservo sfrecciare, a poca distanza dal tetto a punte, un aereo di linea diretto al vicino aereoporto. Mentre faccio ritorno alla metro, ne conto altri tre. Uno addirittura lo vedo arrivare da lontano, scorgendo le luci anteriori sbucare dalle nuvole.



Recupero lo zaino, raggiungo la stazione dei bus e mi imbarco nel mio primo spostamento, verso il centro dell' isola; visto che al nord pioverà per tutto il mese, almeno cerco di rincorrere il sole che dovri trovare a Taichung nei prossimi giorni. Questa notte ho prenotato una scatola di alluminio con porta scorrevole. 



Ci stà dentro solo il letto, comodo, pulito e a due piazze, c'è solo da sperare che i vicini di scatola siano poco rumorosi. L'host è molto rigoroso e preciso, mi accompagna al secondo piano dello stabile e mi invita a levarmi le scarpe per riporle in un cilindro bicolore, in cambio di una paio di orrende ciabatte dorate da vecchia. 



Attraversiamo una sala con al centro un biliardo e su un lato una poltrona massaggiante. Mi mostra la mia bedbox e mi invita a seguirlo in un giro perlustrativo dei lavandini, delle docce e dei gabinetti, che sono delle specie di turche ma con una forma differente: un corto canale di ceramica coi bordi rialzati che termina con una semi cupola. Ci si mette a cavalcioni del canale, si espleta e poi si schiaccia un pedale che aziona un potente getto che conduce il prodotto sotto la cupola dove risiede il buco dello scarico. Mi viene da pensare al minigolf, io che con un tocco spedisco la pallina lungo il canale, rimbalzo contro la cupola, centro perfetto. Chissà se è il caso di esultare dopo lo sforzo...in posizione opposta rispetto alle scatole c'è un spazio riservato alle tende: un campeggio formato da due dozzine di canadesi colorate, anch'esse contenenti il loro letto a due piazze e nulla più. Entrambe le tipologie di sistemazione sono simpatiche ed economiche, la struttura è in centro città e vicino c'è un bel parco in stile giapponese, con romantici ponti illuminati e una pagoda al centro del laghetto. 




Oltre il parco si raggiunge un night market che offre tante proposte interessanti di street food. 


I localini ai lati delle bancarelle hanno cucine vere e offrono comodi tavolini ai quali consumare il proprio pasto, con aggiunta di riso e the freddo sempre gratuiti. La spesa si aggira intorno ai 5€.




Ritorno all' ostello attraversando il parco, popolato da strani uccelli che si appostano nella penombra a fare versi strani, le strade sono pulite, contrariamente ad altri paesi asiatici che ho visitato, non c'è traccia di spazzatura, il camioncino giallo dei netturbini gira di continuo, accompagnato da due motivetti riconoscibili,uno dei quali è "Perelisa". 
Per ora le mie impressioni sono estremamente positive, anche le persone mi sembrano gentili e disponibili; nonostante parlino poco inglese cercano sempre di essere d' aiuto, ci sono servizi igienici un pò ovunque, sempre puliti e ben tenuti, le metro sono efficienti e non percepisco sensazioni di pericolo o di raggiro, proclamo quindi Taiwan, la Svizzera d' Oriente.

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