lunedì 16 gennaio 2017

La Bolivia vista dagli occhi occidentali, il Salar de Uyuni, grande meraviglia della natura #lapaz #bolivia #capitalcity #teleferico #uyuni #salar #salardeuyuni #desert #saltdesert #saltflat


La Paz..che dire, un ingorgo disordinato di automobili e persone, le persone inventano modi per guagagnare qualche boliviano, con bancarelle, carretti, a volte neanche quello. Commerciano pane in mezzo agli incroci che sanno di gasolina, lustrano scarpe con il viso coperto dai passamontagna per non farsi riconoscere da amici e familiari, per evitare la discriminazione in una società fin troppo povera e ignorante.
Le automobili, i taxi, le carrette, i micros con la scritta Dodge e le bardature colorate, girano e caricano, scaricano, senza sosta, inghiottono, schiacchiano e rigurgitano persone ad ogni ora del giorno e della notte, con il clacson sempre caldo di strimpellante premura.
La Paz, con le case di mattoni rossi mai finite, che sorgono dall' immondizia, pattugliate da ronde di cani randagi alla ricerca di sacchetti da profanare con i musi pulciosi e spelacchiati. La Paz delle Cholitas con le gonne a balze, le bombette e gli scialli, sempre cariche di fagotti colorati sulla schiena, trasportano viveri o bambini, le vedi sedute sui gradini, sui marciapiedi, su panchetti che scompaiono sotto i loro immensi culi a vendere gorditas, bebidas o agende.

 Le gambe grosse nelle spesse calze di alpaca, si incastrano in scarpette troppo strette e impolverate. La Bolivia è il loro regno e loro ne sono regine, vendono, comprano, trasportano, figliano, allattano e crescono. Nelle campagne arano, coltivano, mietono e camminano giorni eterni dietro ai lama e agli alpaca, sempre sole, instancabili. La Paz avrebbe bisogno di cure, di sanificazione, di un miracolo, invece ha un piano e due immense teleferiche da 150 milioni di dollari, che dal basso della valle in cui soffoca se stessa, la trascinano a El alto in colorate cabine rosse e gialle. La Svizzera gliele ha fornite. La faccia del presidente Evo Morales sorride sulle porte automatiche, mentre La Paz scorre sotto di noi, fatiscente e incompleta, dalla base fino alla cima, finestre senza vetri, tetti senza copertura, stracci appesi,bambini abbandonati al sonno nei cortili incolti, cani sdraiati sui tetti, guardiamo agghiacciati protetti dal guscio del nostro ovetto elettrico.
Nella notte ci allontaniamo a bordo di un bus cama che ci porta a sud, ad Uyuni, porta d'ingresso dell' immenso omonimo Salar, 10.500 km quadrati di deserto di sale che in questa stagione delle piogge diventa uno specchio lucido e riflettente, e tutto ciò che è sopra diventa sotto, in un magico effetto di infinita, imperturbabile grandiosa vastità.
Siamo una spedizione variegata formata da 3 coppie di svizzeri tedeschi, un brasiliano, un americano del Wisconsin bianco e biondo che si accompagna ad una giapponese trasferita a New York, noi, gli autisti e una guida, i nostri Land Cruiser, con le taniche e i viveri sui tetti partono alla volta di quella che sarà la più incredibile avventura di questo viaggio.
 Facciamo conoscenza con i nostri compagni di sedile con cui condivideremo la magia di questi 3 giorni, colazioni, pranzi e cene, nonchè camerate al limite del minimalismo alberghiero. Appena ci addentriamo nel deserto di sale sprofondiamo in un silenzio reverenziale, muti e sopraffatti, il lieve scroscio dell'acqua sotto le gomme, una quiete ipnotica delicatamente violata dalla voce sinuosa di Lana del Rey..will you still love me when i'm no longer young and beautiful? I know you will, I know you will, I know that you will..nessuno lo dice ma io credo che tutti stiamo pensando che non poteva esserci atmosfera migliore per accompagnare questo momento.
La jeep scivola sola e silenziosa su quest'immensa lastra di vetro, dove le nuvole bianche lasciano spazio a sprazzi di cielo azzurrissimo, si riflettono e si specchiano in questo immenso mare calpestabile, le zolle di sale sono esagoni perfetti, uniti tra loro, sotto il pelo dell' acqua, le distanze sono falsate, cielo e terra si toccano e non si riesce a capire dove finisce l'uno e comincia l' altro, persino fare una foto dritta diventa un'impresa, a 360° ci siamo solo noi, per km, persi in un mare di luce e azzurro, camminiamo su uno specchio che si sforma sotto i nostri passi per poi ricomporsi un attimo dopo, quasi volerci mostrare che in nessun modo potremo mai modificare questa immensa e perfetta bellezza creata dalla natura.Per ore viaggiamo in auto lungo il salar avendo l' impressione di essere sempre fermi nello stesso punto, poi il sole inizia a calare, il cielo si scurisce, l'acqua si alza e ci mettiamo in salvo su una lingua di terra che ci porta in collina, guidiamo su strade dissestate mentre l'oscurità ci avvolge fino a raggiungere le deboli luci del nostro alloggio per la notte, pietra e sale si fondono insieme per farci da giaciglio e da mensa, i granelli scricchiolano sotto i nostri piedi.
Dopo una doccia bollente siamo pronti per lasciarci andare ai sogni tra le nostre pareti di sale, realizzando finalmente che qui siamo arrivati, dopo averlo ammirato in fotografie scattate da altri, averlo sognato guardando filmati irreali, e aver pensato che mai avremmo saputo come raggiungerlo, come viverlo coi nostri occhi, mentre il sale ci incrostava gli scarponi e ci lasciava scie bianche secche e rigide da intirizzire gli orli dei pantaloni.
Un altro sogno è diventato realtà, ancora una volta abbiamo insistito per riempirci gli occhi di bellezza straordinaria, anche quest'anno facciamo preoccupare e stupire le nostre famiglie che aspettano nostre notizie tra facebook e skype per augurarci ancora buon appetito mentre loro vanno a dormire, vivendo attraverso di noi lo spettacolo impensabile che il mondo riesce ancora a regalare a chi vuole mettersi in viaggio per andarlo a scoprire. La vita è breve, ci se ne accorge pensando al poco tempo che abbiamo da dedicare alla scoperta, a quanto poco abbiamo visto finora e quanto ancora il mondo aspetta di mostrarci, solo per questo vale la pena mettersi in moto e non negarci lo splendore della natura.

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