lunedì 18 marzo 2019

kamakura, tra templi, mare e Buddha giganti



Arrivata a Kamakura, mi incammino verso la mia meta notturna, quando vengo investita da una raffica di vento..stupore sulle prime..mi ritrovo davanti all’oceano, più precisamente ad un bel golfo ampio, con tanto di spiaggia e onde per surfisti! E infatti vedo apparire i primi negozi con tavole e mute. Eh già, non mi ricordavo che avrei alloggiato vicino al mare! Raggiungo il Ryonkan tradizionale che mi ospita, mi tolgo le scarpe e faccio scorrere l’ infisso d’ingresso. Tatami soffice, con due tavolini bassi e cuscini per inginocchiarsi. Alla tv accesa, un incontro di Sumo. “ Tadaimà”, dico entrando. Una piccola signora sorridente con una crocchia sulla testa, viene ad accogliermi, parla solo giapponese, ma non sembra preoccuparsi se non capisco. Mi fa accomodare e mi prepara un thè.


Poi mi accompagna in giro per la casa e mi mostra il mio dormitorio, capisco che mi sta dicendo di scegliere il letto che voglio perché intanto sarò da sola! Evviva! Sono talmente stanca dalla levataccia  e dalla giornata emozionante, che faccio una doccia bollente e me ne vado a nanna.
La mattina dopo, sono felice di svegliarmi con il sole che filtra dalla veneziana dietro il mio letto. Il futon era moooolto sottile, ma non sembra aver causato danni alla mia schiena occidentale!
Saluto la mama, mollo il bagaglio e mi dirigo verso la spiaggia per fare un piccolo pezzo nel sole, poi devio e raggiungo il primo tempio della giornata, Hasedera. Ah è bellissimo, ha appena aperto e non c’è quasi nessuno, un bellissimo giardino curatissimo, con ponti scale, stagni e statuette, immerso nel verde.


C’è pure una grotta con tante statue scolpite nella pietra. Qui niente led colorati intorno alla testa degli Dei!! I Giapponesi sono di un’altra razza, e non sono per niente fanatici. Dentro una bella “casetta” in legno , c’e un Rinzo, una specie di più pilastro rotante, su cui è costruita una struttura ottagonale, che raccoglie i libri dei sutra. Alle pareti della casetta invece, ci sono 4 nicchie contenenti 3 Mani-Guruma ciascuna, cilindri di metallo con iscrizioni in bassorilievo, contenenti i sutra, che si fanno ruotare. Si dice che facendoli ruotare, si acquisiscano gli stessi meriti che leggendo tutti i sutra che contengono. Una scorciatoia piuttosto invitante!


A pochi metri da questo luogo, c’è il Grande Buddha, Daibutsu, un istituzione per i giapponesi. È il secondo Buddha più grande del paese, anch’esso in bronzo, dopo quello di Nara, che non ho fatto lo sforzo di vedere. In realtà sono parecchio contenuti, rispetto alle imponenti strutture che ho potuto osservare in questi mesi, tra Taiwan, Vietnam, Cambogia e Myanmar.


Ma ha il suo fascino discreto.
Appena dietro il Kotoku-in, il tempio che lo contiene, c’è l’attacco di un sentiero, piuttosto semplice e veloce, che si inerpica sulla collina, tra alberi con radici importanti e bimbetti con la tipica bombetta blu e la divisa scolastica. Questa cosa delle divise è molto bella e molto sentita in Giappone, ci sono fior di negozi che vendono solo divise e accessori per la scuola. Farfallini di tutti i colori, le classiche casacche nere o blu coi bottoni dorati per i ragazzi, le gonnelline a pieghe e i cardigan per le ragazze. Tutto ha un chè di ordine e cura.


Il Trail, dopo un po’ di assaggio di boschi, finisce nuovamente lungo le strade, circondato da altri templi, dove fare tranquille passeggiate. Tra i tanti che ci sono, seguo le indicazioni per Zeniarai Benten. Qui, presso la fonte che sgorga all’interno di una grotta, si pratica un rituale singolare: si lavano i soldi con l’auspicio che si moltiplichino! Quando entro, osservo alcune persone con un cestino in mano, intente a versare l’acqua sul denaro con il mestolo che si trova alle fonti di tutti i templi. Questo rito, benché possa sembrare blasfemo e poco religioso, in realtà è un atto di purificazione, in quanto il denaro è considerato uno strumento diabolico.


Attraverso una galleria scavata nella roccia, una delle tante che circondano questo tempio nascosto e scendo lungo la strada per uno spuntino in Komachi Dori, una via piena di gente, ristorantini e negozi di souvenirs. Tsurugaoka Hachimagiu è uno dei templi scintoisti più frequentati, spicca sulle scale il suo portale, di colore arancione, come i Torii sparsi un po’ ovunque in Giappone. Chiedo indicazioni per raggiungere il vicino tempio Ennoji e la signora che vende Torii di legno su cui scrivere la propria richiesta, prima di legarla insieme alle altre, dopo qualche secondo mi corre dietro per indicarmi di persona la direzione.



Sono fantastici i giapponesi, se ti danno un’ indicazione lo fanno fino in fondo..perché magari c’è una stradina che ti può trarre in inganno, allora, spesso fanno un pezzo di strada con te, ti scortano, e intanto si parla..con quel ristretto vocabolario inglese, si intavolano discussioni fatte per lo più di versi, perché a loro piace emettere suoni di stupore, o accompagnare quello che dici con versi di comprensione o approvazione. Riesco facilmente ad imbattermi nel tempio che cerco, anche se le scritte sono solo in giapponese, ma è semplice, quando c’è una scala e un portale di legno, intuire che sarà l’ingresso per un luogo sacro. E questo è nuovamente un posto strano, perché contiene le statue dei 10 giudici infernali, che disposti uno di fianco all’altro su tre lati del tempio, hanno l’aria parecchio  feroce e incazzata, con gli occhi fuori dalle orbite e le bocche piene di sdegno. Si dice che sette giorni prima della morte, giudichino le anime di quelle persone che non sono nè completamente buone nè cattive. Uno sembra molto Abatantuono!!


Lungo la stessa strada mi imbatto nel tempio kengoji, il più vecchio dei templi di Kamakura, e poi, proprio attaccato alla stazione, Engakuji, che al suo interno ne contiene altri 14 di templi, tutti bellissimi e con giardini e strutture molto curate, ma io sono davvero davvero stanchissima.


Mi aspetta ancora una bella passeggiata lungo la spiaggia e poi il ritorno in stazione con la valigia per cambiare meta ed approdare a Yokohama, seconda città più popolosa del Giappone, dopo Tokyo, molto rinomata per il cibo..e questo, per me che mangerei ogni momento, è sicuramente un punto molto a favore!


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