martedì 13 ottobre 2015

Resoconto del nostro arrivo a Tulum - racconto a 4 mani


 Sabado 10 Octubre todavìa
 Llegada en Tulum y primera noche
 y visìta a las ruinas el dìa sucesivo.


Ci allontaniamo dal Cenote in silenzio io e Terry, rivivendo ancora le belle sensazioni che questa avventura ci ha lasciato, Il sorriso sulle labbra e la testa leggera. Il sole picchia ancora forte, ma il combi non si fa attendere più di 5 minuti. Siamo nuovamente in viaggio e tra poco arriveremo a Tulum. Lo intuiamo subito, appena scesi dal colectivo, che è una località più " ruspante" rispetto a Cancun e a Playa del Carmen, il centro è semplicemente la carretera principal che porta a Chetumal, arricchita da ristoranti e negozietti.

Nessuna zona pedonale. La nostra sistemazione per le prossime notti è un mega tendone super comfort, piazzato al centro di un giardino, con intorno altri 4 gemellini, ognuno decorato secondo un tema differente. La nostra ospite ci fa scegliere, visto che anche qui siamo gli unici avventori, e dopo aver visionato la messicana e la flores, scegliamo la Shiva, peccato che al momento di entrare e prenderne possesso, una grossa aragna nera piomba dal soffitto e si infila sotto le pieghe dell' ingresso..niente da fare..io li dentro non ci dormo più..ci spostiamo nella tenda de las flores e la personalizziamo immediatamente con il disordine dei nostri due zaini: campo base raggiunto.
Nel corso della serata scopriremo che oltre ai fiori, la tenda vanta decorazioni altamente ambigue, come una piccola luce strobo che rotea irradiando di colori il nostro tendone ormai da circo, una stella filante sbrilluccicosa molto fru fru nei toni dell' argento e oro, un uovo abatjour madreperlato, un cuscino agghiacciante di ciniglia fucsia, dietro il quale scopriamo la chicca suprema..la testiera del letto è la versione piatta e rettangolare della palla specchiata, la famosa mirrorball che si trovava nelle disco anni 80!
Tenda de las flores un corno, kitsch e lussuria per un giaciglio da meretriz! Desde hoy esa es la cabanita de la buscona!

Decidiamo di trascinare i nostri corpi ancora provati dal cenote alla scoperta delle rovine dell'antica Tulum, unico avamposto Maya a sorgere a ridosso della costa, creando un contesto scenografico mozzafiato: ed è proprio su questo che fanno leva le guide turistiche locali.
La "mala noticia" è che quando giungiamo in loco troviamo l'accesso per il percorso a piedi "cerrado".

La "buena" è che per 740P, poco più di 40€, si può organizzare una visita guidata su una pilotina ed ammirare la magnificenza dell'antica civiltà dal mare, come documentato dal National Geographic, sottolinea più volte l'informatore turistico per invogliarci, perchè quello è il modo giusto di vedere queste rovine insiste, perchè quando la luce del sole si allinea con le rovine si crea la magia. Ma noi non siamo americani (ci piace molto far leva sul conflitto atavico delle due facce dell' america) e decidiamo di viverci quell'esperienza come tutti, camminando e cercando le prospettive migliori per le nostre foto. A nulla vale l'allettante controfferta dell'omone messicano: "Seicen y quarenta pesos. E dos cervezas heladas!"
Non ci fotti,caro amico,ormai abbiamo deciso. Dedicheremo a Tulum la giornata successiva, quando prima verremo colti da un temporale caraibico sulla playa e dopo visiteremo il castillo e l' antica cittadina  maya di Tulum baciati dal sole.
Ci affrettiamo ad avvicinarci alla fermata del combi e con un sincronismo perfetto se ne para uno davanti a noi che ci ingloba immediatamente. Fortunati? Non direi: chiuso il portellone, realizziamo che il sottofondo olfattivo è quello della vecchia fattoria. Il terrore ci dipinge i volti e guardandoci negli occhi riusciamo a compiere la stoica impresa di percorrere quel breve tragitto in apnea. Capolinea della via crucis, scendono tutti, eppure qualcuno sembrava non avercela fatta in partenza.
Rinvenute le vie respiratorie ci immergiamo tra le stradine popolari e colorate del centro, ammirando le tracce lasciate sui muri da una manciata di artisti di strada chissàquando chissàperchè, quasi mai mediocri.

E vagando deviamo il nostro cammino in una viuzza interna dove i locali stanno allestendo una festa di paese con tanto di bancarelle e musica da fiesta: giusto il momento per due elotes, pannocchie bollite e condite con lime, panna, formaggio e qualche goccia di habanero. 30P è la richiesta del timido ragazzino del banchetto per questa leccornia. Raggiunto l'Harmony Glumping ci ricomponiamo e siamo nuovamente pronti a farci deliziare dai mariscos del Camello Jr, ristorantino per locals a pochi passi dalle nostre tende.
 Fanculo al chevice e al suo sapore di Nelsen piatti, questa volta la nostra attenzione nella scelta della comida ci ripaga, pulpo a la mexicana con arroz y frijoles e camarones in salsa de ajo y verduras con tortillas fumanti pronte a contenere tutto il ben di Dio. Nachos a pioggia.

Accompagnamo tutto con una Sol e una Modelo negra e ci rendiamo conto di quante vittime anche qui riesce a mietere il calcio: Stati Uniti - Messico, gli occhi e l'attenzione dei camareros e degli avventori sono tutti puntati sugli LCD appesi ai quattro angoli del locale e se non fosse per la modernità di questi ultimi l'atmosfera e il tempo fermo rimanderebbero ad una prestazione del Tricolòr a Mexico 86. "La cuenta, por favor" e bye bye mondo, il funghetto ci risucchia al suo interno, la luce si spegne, le cicale e le rane si occupano della magia. Buonanotte.

PS:( por la primera vez en mi vida puedo decìr que este post no lo he escrito yo, estaba cansada y Terry lo ha hecho para mi. La buena noticia es que no se encuentra diferencia de estilo y eso es para mi maravilloso asì como muy estrano, la mala noticia es que ahora tengo miedo que quiere hacerlo siempre ! ;))


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