lunedì 18 febbraio 2019

Ritorno a Mandalay : Hsinbyume Pagoda a Mingun, buon karma e Innwa



11 Febbraio 2019

Che giornata oggi! Mi sono svegliata ancora un po confusa sul da farsi, tornare a Mingun o andare solo a Innwa? Il ricordo della scorsa esperienza in scooter, nel traffico di Mandalay, il cellulare che a metá giornata era gia scarico a causa di maps.me che mi aveva consumato tutta la batteria..poi mi sono ricordata che in Vietnam andavo in giro tutto il giorno senza connessione usando solo google maps e non ho mai avuto di questi problemi, percio mi sono decisa, ho noleggiato uno scooter nuovo fiammante e alle 9 mi sono messa in marcia, direzione Mingun!


Stavolta il battello lo lascio ai turisti e io mi faccio tutta la strada in moto! Il noleggio mi costa meno della volta scorsa, ogni 3 ore sono 3.000 kyats. Senza problemi esco dalla cittá e mi dirigo verso l' autostrada..per modo di dire, visto che ci sono anche le biciclette..comunque é asfaltata e si viaggia bene. Pago i miei 2 pedaggi a 100 kyats l' uno e arrivo in prossimitá del fiume. La strada scende e il panorama é meraviglioso, l' Irrawaddy é lucente e infinito, la strada gli corre accanto.


Non sono mai stata a Capri o Positano ma il primo pensiero che mi si affaccia alla mente, chissá perché é questa associazione. Passo attraverso piccoli villaggi dove anche oggi attiro l'attenzione, i sorrisi e i saluti di tutti. Devo stare attenta perché con questo sole rischio che mi vengano le rughe agli angoli della bocca, con tutti questi sorrisi, ormai ho una certa!
Sali scendi per ancora qualche kilometro, e intanto templi e pagode sbocciano ai lati delle strade come funghi di pietra. Arrivo a Mingun, riconosco il molo degli attracchi, tra poco ci sará il posto di blocco..mi sono portata dietro il vecchio biglietto perché un pó mi scazza ripagarlo, anche se per rassegnarmi mi sto ripetendo in testa che é solo colpa mia se la volta scorsa ho mancato di visitare Hsinbyume Pagoda.


Comunque ci provo... Mi metto in scia dello scooter di un local e non decelero, nessuno mi ferma e dentro di me esulto, evvai! Pigna genovese ce l' ha fatt..neanche 200 metri dopo, un giovane birmano gonnato allunga il braccio e il passo verso la strada " excuseee meee", azzz.. penso io, ma diligente mi fermo..alla fine sono solo 5.000 kyats, dai.. scendo dal motorino e mi avvicino al botteghino, ovviamente mi fa presente che devo pagare. Allora gioco l' asso, tirando fuori dal passaporto il vecchio biglietto e dicendogli che questa é la seconda volta che vengo, loro si guardano, molto carini e adorabili, non sanno che dire, allora propongo un metá prezzo, sorridono ancora e mi dicono ok. Tutta felice tiro fuori 2500 kyats ma loro non li vogliono!! Mi appiccicano l' adesivo del via libera sulla spalla e io riparto tra mille ringraziamenti. Rughe agli angoli della bocca assicurate! Sorrido ancora!
Arrivo alla pagoda, salgo le scale, c' é poca gente, il traghetto non sará ancora sbarcato. Giro intorno alla meravigliosa meringa bianca cercando un posto dove posizionare il cavalletto per poi andare a zampettare sulle dolci colline bianche, ma mi rendo conto subito che non ce la faró mai ad arrivarci sopra nei 10 secondi dell' autoscatto. Mmmmm..come fare..pensa pensa, vedo due bimbette che vendono fiori di loto..mollo tutto li dov' é, tanto qua non tocca niente nessuno e corro da loro. Chiedo se hanno voglia di aiutarmi e loro naturalmente sono entusiaste, una si posizione dietro l' occhiello e l' altra me la porto con me, cosí la foto viene anche piú bella! Sono felicissima, vorrei comprare i fiori ma poi non so dove mettermeli.


Quando sono in strada penso che peró non ho pagato il biglietto d' ingresso, quindi era giusto essere grata e sdebitarmi in qualche modo..forse dovevo proprio comprarli i fiori..accidenti, la filosofia buddista di causa ed effetto mi arriva ancora a rallentatore..mi fermo in un chiosco e compro due gelati..sicuramente gli fará piu piacere e a me non piace l' idea di dare soldi ai bambini. Torno alla pagoda ma loro non ci sono, vedo i fiori nel secchio allora chiedo alle donne li vicino ma non sanno aiutarmi, faccio tutto il giro della pagoda, salgo pure sulla terrazza, ma delle bimbe non c'é traccia..uffa..mestamente torno indietro e trovo un' alternativa, i gelati se li mangeranno i ragazzi del posto di blocco!


E cosí sia! Mentre lascio Mingun vedo una grassa signora con delle borse di provviste che cammina lungo la strada, vorrei darle un passaggio, ma ho paura di non riuscire a portarla, ci vorrebbe qualcuno di piú minuto, mi guardo in giro, desiderosa di fare una buona azione, l' occasione seguente é un' intera famiglia in fila indiana sul ciglio della strada, madre, bambino e padre con bastone da viandante, il mio cervello lavora, certo io non ho gran conoscenza né considerazione dell' icografia cristiana, ma se questi non sono Giuseppe, Maria e il bambinello non so che altro pensare..e comunque non se ne fa niente, sarebbe bellissimo ma sono in troppi. Cerco disperatamente un monaco bambino, ma vanno in giro in gruppo, quindi abbandono l' idea di fare il taxi e mi dirigo verso Innwa.


Anche questa strada si rivela bellissima, guido tra i villaggi, la campagna, pagode antiche ed erose dal tempo. Un gruppo di mucche bardate a festa porta dei carri con persone vestite con abiti lucicanti e gran copricapi, sulla sinistra, nella veranda di una casa in legno una donzella si prepara..che sia un matrimonio? Una celebrazione religiosa? Un carro con altoparlanti diffonde musica a volumi spaccatimpani. Proseguo, altri villaggi, capanne, mucche pezzate, mucche bianche con la gobba, una donna si fa la doccia con i vestiti in dosso, all' aperto, attingendo acqua da una tinozza, con una scodella d' acciaio. Una strada sterrata porta a piantagioni di banane e una pagoda bianca svetta sulle foglie larghe. Le strade di Innwa risuonano dello schiocco degli zoccoli dei cavalli sull' asfalto, mentre trasportano i turisti ai templi.


Senza fretta, ben prima del tramonto mi rimetto in strada verso Mandalay, un motorino cerca di prendere il volo trasportando centinaia di palloncini colorati, i chioschi delle angurie lungo la strada aspettano la fine della giornata, i cani si ridestano dal loro torpore al fresco della sera.
Domani sará ancora tempo di rimettersi in viaggio, ma per ora..Che giornata oggi! Sono felice di essere tornata qui!

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