sabato 22 marzo 2014

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18 Marzo

Lascio Lorne e la Angela Lansbury (alias J.B. Fletcher, nonchè "la signora in giallo") alla reception, che mi ha preso in simpatia; agli Australiani piace il mio nome, e quasi quasi inizia a piacere anche a me..strano cambiare opinione su qualcosa che ti ha imbarazzato per tutta la vita..bah!


Continuo la mia strada meravigliosa sotto il sole, la temperatura si è alzata e oggi è finalmente tornata l' estate in Victoria, ora c'è un' altra questione da affrontare che vorrei discutere con voi: cosa succede la notte sulle spiagge della G.O.R.? E più precisamente, cosa succede ai corvi del Victoria, di notte, sulle spiagge della G.O.R.?

Ieri mentre camminavo sulla sabbia per andare a fotografare uno degli apostoli, che come dicevo sono rimasti in 8 e vorrei tanto sapere se qualcuno ha già trovato una analogia con qualche profezia di Nostradamus, ho notato che sulla spiaggia giacevano disseminati ben 68 corvi morti (si morbosamente li ho contati al fine di una precisa stima scientifica dell' eccidio). 68 quelli emersi o parzialmente dissotterrati, perchè chissà quanti se ne conterebbero sotto le tombali sabbie! Comunque, pur sembrandomi strano, ho ipotizzato che i volatili, causa il forte vento, nel buio della notte potessero perdere il senso della distanza e urtare violentemente contro la scogliera, alcuni infatti presentano chiari segni di collo spezzato, altri non ci è dato sapere, essendo privi del capino!


Altri ancora sono mezzi scheletri e mezzi piumati, quindi ho anche pensato a lotte territoriali con i gabbiani, che durante il giorno giravano ben piantati a terra sulla battigia, ma l'ipotesi è trascurabile, non avendo trovato cadaveri della suddetta razza, a meno che, più evoluti, abbiano imparato a seppellirsi più accuratamente!


Oggi facendo un giro in un' altra spiaggia a Fairhaven, senza scogliera, mi si ripresenta il cimitero di corvi..il mistero si infittisce, a questo punto la tesi del corvo ubriaco contro le rocce non regge più..chi svelerà l'arcano?

Mentre attendiamo una soluzione all' enigma arrivo a Torquay, nella Surf Coast Shire, il nome parla da sè per descrivere questa famosa patria del surf che grazie alle sue onde è diventata nota anche oltre oceano, e sulle spiagge della quale ogni anno si danno appuntamento surfisti da tutto il mondo! E dove ci sono i surfisti, ci sono capelli lunghi..e dove ci sono capelli lunghi, c'è....esatto!


Stò un pomeriggio intero a ciondolare in spiaggia, rapita dalla  leggerezza e dalla semplicità nel cavalcare le onde , che si formano senza preavviso.. ogni momento c'e' qualcuno che si tira su e si mette in posizione, ogni rotolare d' acqua c'è qualcuno che si sbraccia a remare aspettando la cresta che lo porti su a fare una passeggiata in cima al flusso..ci sono tanti sport al mondo, belli da fare, da guardare, divertenti, ma il surf è tra tutti il più figo..come si decidono certe cose? Perchè il surf è insindacabilmente agli occhi di tutti un atteggiamento, uno stile di vita e di pensiero che crea fascino e ammirazione?
Qualunque sia il motivo io non sono immune, soprattutto quando il connubio diventa: surf, capello lungo biondo e moto...meglio andare a cercare un posto per la notte, va!


Ora, siccome non ho mai avuto problemi a trovare sistemazioni, me la prendo con comodo pensando di andare a finire a Queenscliff, in fondo alla Ballarine Peninsula, è anche il porto da cui partono e attraccano i battelli per Sorrento (oh belin..sono di nuovo in Italia), figurati se non c'è un ostello..eh si..la bumbazza del visitor centre mi dice che la diving school è adibita anche a foresteria, quindi mi manda a ispezionare la struttura..già la scuola non mi sembra presentabilissima, ma d'altrone, questi si devono buttare in acqua, che gliene frega di avere un bell'aspetto? eh no perchè dietro..girando l'angolo butto un occhio allo spazio adibito a ostello..una roba indecente..fortuna che nessuno mi vede così posso scappare senza problemi! Non mi resta che risalire fino a Geelog, la città più grande e più vicina..giro un pò ma il centro info è già chiuso..gli uffici pubblici chiudono alle 17 in punto!
Chiedo ad un motel, ma non pare sappiano di backpackers hostel, mi mandano al Carlton hotel, ogni città ha un pub Carlton Draught dove si serve l' omonima birra, che ha anche le stanze, un pò anche per i degenerati che non riescono a tornare a casa sulle proprie gambe!
Al banco del bar c'è Gerald, un ragazzo australiano carino e disponibile, che mi aiuta a trovare una sistemazione, prima cercando con il suo telefono su internet, poi telefonando a tutti i posti che gli sembrano buoni, anche perchè ci sarebbe un posto in città, ma lui stesso mi dice che non vorrei starci, perchè non è un bel posto dove passare la notte..addirittura! Lo seguo in tutte le sue ricerche, mi piace starlo ascoltare, mi piace il suo accento, ha un chè di cantilena che mi ricorda il genovese, e quando penso alle sue parole, trasformo automaticamente dall' australiano al genovese, quindi nella mia testa c'è Gerald che dice I give a call, just to be sure, ma con la cadenza di un camallo!

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