venerdì 21 marzo 2014

#PortCampbell#GreatOceanRoad#12apostles#Otway#ApolloBay#Lorne



17 Marzo
Port Campbell, una strada, un pub, due ristoranti, tre motel due ostelli, questa è la fine della Great Ocean Road, o l' inizio per me che arrivo dal South Australia, la strada più famosa del paese, quella che ogni australiano vuole percorrere una volta nella vita, la route 66 down under.


Il primo pezzo da Port Campbell ad Apollo bay, si avvicina alla costa solo in alcuni punti, come in prossimità dei 12 apostoli, che poi sono 8, grandi faraglioni di pietra calcarea che poco a poco si stanno sgretolando in mare a causa dell' erosione degli elementi, l'ultimo, una delle concrezioni più imponenti è franata in mare nel 2005, nei negozi di souvenir lungo la G.O.R. si trovano cartoline che raffigurano il prima e il dopo di quel famoso 3 luglio 2005.

In realtà non è strano pensando a quanto velocemente il vento ogni anno modifichi la struttura dei monoliti.
Fa tantissimo freddo stamattina sulla spiaggia, il vento è fortissimo, ho solo voglia di saltare in macchina e guidare verso il sole.

Invece arrivo a Cape Otway e una bella sorpresa mi aspetta, in realtà non so perchè ho deviato per questa direzione, non avevo granchè interesse a vedere un altro faro, ma anche questa volta mi dice bene,  dopo pochi minuti di strada tra gli eucalipti vedo delle macchiette scure tra le foglie, mi fermo subito a bordo strada per avvicinarmi a piedi e si, sono dei piccoli koala incastrati sui rami che dormono!


In un minuto mi trovo circondata da un gruppo di giapponesi, e dopo di loro, ogni macchina che passa si ferma a fotografare i cuccioli equilibristi. Se tanto mi da tanto anche gli altri alberi avranno ospiti, basta guidare piano e guardare in alto..di li in poi mi fermo 5 o 6 volte, alcuni dormono con la testa contro un ramo, altri invece sono svegli o si svegliano per mangiare..come sono contenta..



anche i koala in libertà posso smarcarli, e finalmente arrivo ad Apollo bay, sul mare, penso di fermarmi qui per la notte, ci sono 4 ostelli, eppure qualcosa mi dice di andare avanti, è presto..proseguo per 42 km, fino a Lorne, su questa strada meravigliosa che segue la linea della costa, tutta curve, salite e discese, la roccia è così vicina, il mare pure..ogni minuto mi fermerei a fotografare le baiette illuminate dal sole che spunta dalle nuvole, la cosa più bella è il colore dell' acqua, e quello degli alberi, e quello della roccia, e quello del cielo, e il grigio dell' asfalto, e il rosso della Lancer che è così figa su questa strada, ed io, che col bianco dei denti sempre in mostra mentre sorrido, su cui picchia il sole tramite il lunotto, acceco di sicuro tutti gli automobilisti provenienti nella direzione opposta!


Eccomi a Lorne, il mio ostello è un gruppo di palaffitte tra gli alberi in mezzo ad un giardino pieno di fiori, con rumorosi Cacatua, che appena fa buio si menano per i posti assegnati sui rami e poi tacciono fino al mattino da bravi uccellini,e Kookaburra che stanno placidi sulle verande quando alle grampians mi sono fatta venire il torcicollo per immortalarne uno decentemente. Cosa mi aspetterà domani..?


3 commenti: