lunedì 3 marzo 2014

#Walpole#Valley of the giants#Tingles all over#WilliamBay#NaturalBridge#Sunset#Albany#Denmark#W.A.


Il sole si alza presto in questo primo giorno di Marzo a Walpole, inutile dormire quando un' intera foresta di giganti aspetta solo di essere visitata.La proprietaria dell' ostello mi consiglia dettagliatamente cosa vedere lungo la strada in questo lungo weekend del Labour day, quando molti australiani saranno in festa. Oggi nella baia di Walpole ci sara una regata o "regatta" come si dice qui, ma ehi, ho una passerella di ferro tra le chiome dei Red Tingles da far ciondolare! Ed eccomi infatti, a 40 metri da terra mentre prendo atto di quanto siano pesanti i miei passi! Ad ogni step traballo in aria come un elefante su un filo, e sotto di me, tra i buchi delle grate vedo tronchi larghi da abbracciare in 2 o 3 persone.


La camminata degli antichi Tingles invece mi porta a salutare i vecchi baluardi della foresta, alberi enormi che stanno qui da lustri, spesso cavi, o da attraversare da parte a parte. Alcuni hanno delle protuberanze causate da insetti, termiti, aggressioni batteriche o fungine, la pianta per difendersi isola l' infezione formando queste escrescenze che le conferiscono però anche unicità. Tutto intorno agli alberi sono solite cresce piante di Sword grass, steli d'erba realmente taglienti i cui semi fanno da nutrimento a molte specie di uccelli e tra le cui foglie si nasconde il Quokka, un roditore tipicamente australiano.

Seccata all' inverosimile dalle mosche giganti con il pungiglione, torno alla macchina, e dopo essermi assicurata di non essere vista, do uno schiaffo talmente forte a una di quelle bastarde da buttarla al tappeto, per poi finirla con sommo godimento con la suola del mio scarponcino Salomon.
Guido fino a William bay e scendo verso la spiaggia, lo spettacolo è ancora una volta impagabile, alla mia sinistra rocce marroncino-rossicce creano una piscina naturale chiamata appunto green pool, mentre a destra una distesa a perdita d'occhio di sabbia bianca, rocce che affiorano dal bagnasciuga e anse create dalla prospicenza della vegetazione che viene a gettarsi nell' oceano. Il tutto scandito senza posa da onde verdi e bianche che si infrangono sugli scogli.


Mi godo il sole e il vento che mi aiuta a tollerare il caldo, al YHA di Walpole sono stati chiari "goditi queste giornate perchè non ce ne saranno ancora molte"..eh già, l'estate sta finendo..
Vi risparmio la descrizione del padre che ha quasi ucciso se stesso e la figlioletta sfidando i cavalloni con una piccola canoa gialla che si è ribaltata a largo, la poverina, circa 3 anni,una volta in salvo, è stata imbozzolata con vari strati di asciugamani tra cui anche il mio, per assideramento da shock!
Ok, time to go!

Guido fino a Denmark per scoprire che è un' altra delle tante cittadine mignon che si sviluppano sulla strada principale, tiro dritto verso Albany, ultima stazione baleniera australiana che cessò l'attività nel 1978 e mia meta più estrema di questo viaggio in auto. Si dice che quando era in attività ogni stagione venivano abbattuti circa 850 cetacei, ma dopo allora le balene hanno fatto ritorno e si possono avvistare dalle scogliere.


La prima cosa che noto è che la strada per entrare in città pullula di gabbiani suicidi che volano ad altezza macchina e non si spostano costringendo le vetture a rallentare di continuo, dopodichè mi dirigo alla baia di Frenchman dove ingaggio una sfida fotografica con un Germanico che cerca di emulare i miei scatti artistici italiani.


Mentre la marmaglia fa le foto canoniche al ponte naturale di pietra sopra l' oceano la sottoscritta scende le rocce e posiziona la macchina di fronte al m ponte, poi imposta l' autoscatto e corre contando i 12 secondi a disposizioni prima di girarsi e conquistare il nobel per miglior scatto del giorno, l' Alemanno mi segue con lo sguardo e quando gli passo vicino trionfante stringe la mascella rimproverandosi di non averci pensato lui! Rientro in città, bevo una birra al white star pub e assisto ad una scimmiesca serata rap...ma dov'è finito il buon country australiano del bush! Me ne torno in ostello, a sognare di terra rossa, serpenti arcobaleno e spinifex.


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